Scontro Verdecchia-Verrecchia. Una dicitura nella lista elettorale infiamma il dibattito politico

Avezzano. La dicitura “detto Verdecchia” ha fatto infuriare l’avvocato Roberto Verdecchia. E si è acceso così un fuoco elettorale infiammato da denuncia e contro denuncia. Il nuovo duro scontro tra i sostenitori delle candidature di Gianni Di Pangrazio e Gabriele De Angelis arriva alla presentazione delle liste.

Protagonisti: l’avvocato Roberto Verdecchia, assessore e candidato con il Partito democratico a sostegno di Di Pangrazio e Massimo Verrecchia, braccio destro del sottosegretario Federica Chiavaroli, in lista con Avezzano popolare a sostegno del candidato sindaco De Angelis.

Verrecchia, nella sua lista si presenta con la dicitura “detto Verdecchia”.

L’avvocato Roberto Verdecchia ha presentato un esposto alla Commissione circondariale elettorale e alla polizia.

Verdecchia dice: «Tal Massimo Verrecchia, dice di avere quale epiteto, ovvero quale appellativo quello di chiamarsi Verdecchia. Non ve ne eravate accorti che dopo ventisette anni di avvocatura avevo un mio collega con lo stesso identico mio cognome e che dopo vent’anni di politica vi era anche un altro Verdecchia seppur in altra componente politica? Io credevo chiamarsi VERRECCHIA e non VERDECCHIA, comunque buon per lui. Però siccome nessuno è nato ieri ed il suo candidato Sindaco invoca la trasparenza amministrativa nel suo programma elettorale definendola “”…OPERAZIONE TRASPARENZA…”” avrebbe potuto vigilare più attentamente a tale deprecabile situazione.Visto che ciò non è stato, giusto per non creare confusione elettorale tra tre candidati con lo stesso cognome (in realtà solo due), visto il detto del Verrecchia Massimo, sarà la Commissione elettorale ad interessarsi a tale situazione e giusto perchè tale fatto non assuma ad una furbata elettorale dell’innesto all’ultimo minuto, evidenziandosi del dolo, sarà anche la magistratura a doversene occupare. Se queste sono le basi dell’operazione trasparenza e siamo soli all’inizio, figurarsi il dopo».

Il capolista di Avezzano popolare Massimo Verrecchia replica al tutto così: «Tal Roberto Verdecchia si rivolge con un comunicato delirante proprio a colleghi giornalisti che in decine di articoli mi hanno definito Massimo Verdecchia, articoli che l’attento Roberto Verdecchia non ha mai fatto rettificare, perché, a questo punto, devo ritenere che gli facesse comodo un po’ di immeritata visibilità. La legge elettorale, sorprendentemente ignorata da Roberto Verdecchia, ha sempre consentito tutto ciò. Lo afferma Massimo Verrecchia capolista di Avezzano Popolare con De Angelis Sindaco. Non sapevo e non sapevano neanche le persone che abitualmente frequento da anni e che spesso mi chiamano Verdecchia, che dovessero chiedere l’autorizzazione a tal Roberto, così come non l’avranno pensato i vari Cipollone e Cipolloni, che hanno anch’essi sottolineato una cosa simile senza per questo scandalizzarsi, sia in questa competizione che in quella passata. Roberto Verdecchia dimostra solo nervosismo. Evidentemente teme di non essere rieletto e utilizza azioni intimidatorie e strampalate per recuperare attenzione. Invocare addirittura la magistratura, poi, è del tutto fuori luogo. A mio avviso l’unica cosa che dovrebbe accertare, semmai, è come il Verdecchia, consigliere comunale uscente, abbia ottenuto la copia del nostro atto principale, visto che sono documenti che devono restare in possesso esclusivo della commissione elettorale e non possono essere fotocopiati e divulgati prima che venga conclusa l’istruttoria sulla regolarità della lista, conclude Massimo Verrecchia.».

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