Capistrello – “Se il Sindaco invece di perdere tempo con le denunce per procurato allarme, al fine di intimorire chi ha fatto emergere la realtà dei fatti, si fosse occupato con serietà del problema non saremmo stati costretti a vedere questo triste spettacolo”. Inizia così la nota dei consiglieri di opposizione del gruppo “Un Paese in Comune”.
“Dal 6 aprile, giorno in cui sono iniziati i primi gravi problemi di contaminazione batterica dell’acqua, ad oggi è passato un mese. Una vicenda paradossale in cui per settimane bambini e operatori scolastici sono stati esposti a gravi rischi per la salute mentre l’Amministrazione comunale, con il Sindaco in prima fila, non è stata in grado di intervenire sul problema. Un continuo tira e molla tra dichiarazioni pubbliche di rassicurazione e analisi di non conformità delle acque.
Addirittura siamo arrivati al punto per cui le analisi risultate “non conformi” ci sono state nascoste dal sindaco e siamo stati costretti a fare approfondite ricerche per poter portare alla luce la verità. Una gestione della vicenda fallimentare, irresponsabile e al limite della legalità. L’efficienza tanto decantata è naufragata per mano di un sindaco incapace di gestire, sotto ogni punto di vista, la situazione.
Perché non ha mai emesso in tutti questi giorni ordinanza di divieto d’uso dell’acqua? Perché ha richiesto l’intervento della Asl addirittura dopo un mese? Perché si è deciso a chiudere la scuola solo dopo settimane mettendo a rischio tutti? Chi ha commissionato i lavori e speso inutilmente soldi pubblici per interventi che si sono rivelati inadeguati dopo un mese di tentativi?
Su tutti questi interrogativi il paese pretende di avere delle risposte, per questo chiederemo al Presidente del Consiglio comunale di convocare, in via d’urgenza, una seduta di Consiglio di fronte al quale il sindaco deve venire a prendersi le sue responsabilità.
Inoltre pretendiamo dall’Amministrazione che richieda, immediatamente, alla Asl di attivare ogni azione a tutela di coloro che sono venuti a contatto con l’acqua contaminata, a partire dai bambini, per prevenire eventuali danni alla salute che speriamo vivamente non si verifichino.
Dopo un tale sfoggio di incapacità nel gestire l’emergenza vogliamo augurarci che qualcuno rifletta, anche tra i silenti consiglieri della maggioranza, perché sia invertita al più presto la rotta di una gestione fallimentare della cosa pubblica assoggettata completamente all’ “uomo solo al comando” e si trovi il coraggio di fare chiarezza in una pubblica assemblea”.