Avezzano – Gli Uffici scolastici hanno pubblicato gli elenchi delle Graduatorie provinciali e di istituto per le supplenze valide per il biennio 2020/21 e 2021/22.
Secondo quanto riferisce l’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori) in tutta Italia gli aspiranti supplenti stanno segnalando un numero elevatissimo di errori, anche clamorosi.
E’ questo il caso di un’avezzanese che ha presentato domanda di inserimento nella graduatoria provinciale per le supplenze nelle istituzioni scolastiche della Provincia di Roma e che ha riscontrato, nelle graduatoria pubblicata lo scorso 02 settembre, l’errata attribuzione di punteggio del titolo di accesso.
“La graduatoria pubblicata è errata in riferimento alla mia posizione. C’è stato un errore macroscopico a seguito del quale non mi è stato attribuito il punteggio per il titolo di studio. A causa dell’inadeguatezza della valutazione sono scesa in graduatoria di oltre 500 posti indietro rispetto alla posizione che avrei dovuto occupare” dichiara l’avezzanese.
“Ho presentato reclamo in autotutela all’ufficio scolastico della Provincia di Roma” continua l’avezzanese “ma questo non ha neanche preso in considerazione la mia istanza, invitandomi a ricorrere al TAR ed instaurare così un vero e proprio contenzioso ammnistrativo. Un modo di precedere diverso rispetto agli uffici scolastici delle altre Province che, a quanto mi risulta, hanno invece valutato ed accolto i reclami in autotutela e ripubblicato le graduatorie”.
Nonostante le graduatorie siano definitive così come stabilisce l’Ordinanza Ministeriale n. 60/2020, una Nota del Ministero dell’Istruzione recita: “segnalo l’opportunità, secondo le normali regole che disciplinano ogni procedimento amministrativo, di procedere in autotutela alla rettifica dei punteggi palesemente erronei e all’accoglimento dei reclami manifestamente fondati”.
La Nota Ministeriale, che ha ad oggetto “Chiarimenti in merito all’Ordinanza 10 luglio 2020, n. 60. Pubblicazione delle graduatorie provinciali per le supplenze”, è rivolta ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali e garantisce il ricorso in autotutela che, nel caso dell’avezzanese, non è stato invece preso in considerazione.