Capistrello – Ambiente, sicurezza, politiche sociali, scuole, tasse e lavori pubblici: questi i punti affrontati nel corso dell’assemblea pubblica organizzata ieri, in Piazza Risorgimento, dai consiglieri di minoranza della lista Un Paese in Comune Francesco Piacente, Wilma Stati, Annarita Mariani e Dina Bussi.
“Ad un anno e mezzo dalle elezioni – ha esordito il capogruppo Piacente – abbiamo pensato fosse tempo di bilanci e, quando abbiamo visto che da parte dell’Amministrazione non c’era un interesse in tal senso, ci siamo chiesti perchè, come mai ad un anno dalla vittoria, nonostante ci sia ancora benzina nel serbatoio, non si abbia voglia di dire a tutti con orgoglio quello che si è fatto e quello che si vuole fare.
Ma, se c’è una maggioranza che non ha nulla da dire, c’è una minoranza che invece da dire ne ha tanto, sia per dare informazioni su ciò che si sta facendo sia perchè non deve mai mancare il confronto tra rappresentati e rappresentanti. Siamo qui per raccontare una storia di 16 mesi in cui le parole hanno detto ciò che i fatti hanno negato”.
“Per quel che riguarda l’associazionismo – ha continuato Piacente – ci siamo chiesti su quale criterio si basasse la distribuzione dei fondi tra le diverse associazioni poiché alcune vengono riempite di soldi ed altre ignorate. Abbiamo visto disparità e trattamenti di favore. Abbiamo visto un cartellone estivo che era più un resoconto di quello che facevano le associazioni. Dopo le nostre lamentele è venuto fuori qualche concerto, sovrapposto ad eventi già in programma.
Nel sociale, ci siamo battuti con proposte precise. Abbiamo proposto il baratto amministrativo, abbiamo proposto di tagliare le tasse per i redditi bassi, abbiamo chiesto di modificare l’iniziativa delle borse lavoro, ma siamo rimasti inascoltati. Sul tema del lavoro crediamo che servano iniziative serie, non contentini. Non si può far lavorare una persona un mese, un solo mese, per soli 400 euro e poi mandarla a casa.
Abbiamo chiesto trasparenza nella gestione dei rapporti tra il Comune e le diverse realtà sportive presenti sul territorio. Per mesi li abbiamo sentiti blaterare sul tema della sicurezza, ma non abbiamo ancora visto un centesimo speso in tal senso.
I Piani Palentini sono invasi dai rifiuti e sono mesi che si parla dell’isola ecologica, ma ancora niente. A sedici mesi dal loro insediamento non c’è ancora un incarico per sistemare la scuola Sabin. Le zone interessate dall’alluvione sono state abbandonate.
Ed i decantati rappresentanti e comitati di quartiere dove sono? La rotonda su via Roma, i cui lavori, come più volte annunciato dal sindaco a mezzo stampa, sarebbero dovuti iniziare in estate, che fine ha fatto? Senza contare che le progettazioni dei lavori, mai partiti, sono finite tutte in mano a professionisti fuori comune, come se i nostri non fossero all’altezza.
Sono state fatte minuterie, lavori di pura estetica. Tra le cose fatte c’è da annoverare solo il cimitero ed il palazzo comunale dove, però, abbiamo riscontrato gravi problemi. Con ciò, non siamo qui a dire al sindaco Ciciotti di andare a casa, ma siamo qui per esprimere le nostre preoccupazioni e per dire al primo cittadino che è giunta l’ora di iniziare a governare”.