Servizi bar e ristorazione di paese ai tempi del Covid-19. Come ripartire in sicurezza

Trasacco – In questa situazione di emergenza sanitaria si dovrà ripartire con la consapevolezza di dover convivere, almeno per il prossimo futuro, con il virus. A tale proposito sono tante le preoccupazioni che riguardano in particolar modo i servizi di bar e ristorazione, che fondano la sussistenza economica proprio sull’aggregazione. Appare difficile quindi, la convivenza della fruizione degli spazi con il distanziamento sociale che ci troviamo a dover attuare. La figura del progettista, da sempre, si inserisce nella fase organizzativa dei layout distributivi e nella pianificazione urbana. È da questo che nasce l’idea progettuale dello Studio di Architettura ed Ingegneria dell’Architetto Luigi Babusci di Trasacco.

L’intento è quello di migliorare la fruibilità dei locali adibiti a bar e ristoranti e ridurre il negativo impatto economico che inevitabilmente scaturirà dall’attuazione delle distanze da mantenere all’interno degli stessi.

Date le misure restrittive dettate dal Governo ai fini della tutela della salute pubblica, ma volendo tutelare altresì la sfera economica delle attività di paese, si propongono le soluzioni seguenti: 

Concessione da parte dei Comuni, delle aree pubbliche antistanti le attività, a titolo gratuito, maggiorandole rispetto a quelle solitamente concesse in proporzione alla superficie utile persa per poter garantire le necessarie distanze;

Semplificazione delle procedure autorizzative per l’installazione di strutture a copertura delle suddette aree. Il Testo Unico dell’Edilizia affronta tale aspetto, facendo rientrare alcune opere nell’EDILIZIA LIBERA realizzabile previa comunicazione al Comune. Tra queste ci sono quelle opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee (manufatti leggeri quali prefabbricati…) e destinate ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.P.R. 380/2001.

Questa soluzione può garantire alle attività di bar e ristorazione, di poter mantenere invariato o di ridurre di pochissimo, il numero di coperti e allo stesso tempo eviterà ulteriore investimento economico per spese tecniche ai fini del rilascio di titoli autorizzativi. È vero che si tratta di edilizia libera, ma si sa, un architetto ha sempre a cuore il decoro urbano e per questo lo studio si mette a completa e gratuita disposizione dei gestori di bar e ristoranti per aiutarli ad organizzare i propri spazi con Layout distributivi che garantiscano tutti i requisiti di sicurezza necessari: dal distanziamento dei tavoli all’organizzazione dei percorsi di ingresso ed uscita.

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