Villavallelonga – “La realizzazione di un sogno“, secondo il sindaco di Villavallelonga, Leonardo Lippa.
Ma queste, per l’esattezza, sono le parole della vicesindaca, Vittoria Di Ponzio che, in attesa che “La Via dei Marsi“, transiti a Villavallelonga da Lecce nei Marsi, il prossimo 4 settembre, getta lo sguardo alla vicina, antichissima faggeta.
“È proprio della faggeta “Val Cervara”, dove gli alberi arrivano a contare oltre 600 anni, che un secolo fa si occupò, con opportuna catalogazione, il botanico Loreto Grande, al quale è intitolata la struttura museale“. Poi l’amministratrice aggiunge che “tante sono le specie vegetali elencate dall’illustre nostro concittadino, noto in ambito internazionale“.
In un’atmosfera da fiaba, in un posto dove uno gnomo potrebbe saltare fuori da un momento all’altro (ma forse più un orso, continuamente avvistato), abbiamo incontrato anche la consigliera comunale Francesca Ricci, la quale ha evidenziato che, quello che oggi è un museo, inaugurato a Ferragosto, qualche anno fa era adibito a centro visite.
Il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, compie 99 anni il 9 settembre prossimo e pare che questo complesso sia di poco più giovane.
Molti i visitatori marsicani; in tanti, anche da Roma, raggiungono Villavallelonga per visitare la splendida novità, un contenitore di storia e natura eccezionale. Ben in vista, insieme ad abiti secolari che sembrano costumi e che con i loro colori raccontano le radici locali, ci sono anche i vestiti di Loreto Grande. Conosciuto ovunque per i suoi studi, ma semplice e vicino al suo paese come i panni che indossò e che parlano di lui. Tra pile cartacee di album che serbano sezioni essiccate di vegetali, Loreto Grande sembra comunicare con il futuro: dentro al “suo” museo, insieme anche ad una stanza “sensoriale” (per vivere il bosco a 360 gradi) e tanti animali (finti, ma che rendono bene l’idea), spiccano anche arredi ecosostenibili, fatti con materiali che possono coesistere con la struttura e i suoi significati. Un’operazione rispettosa dell’ambiente, ad opera dell’architetto Rosa Ferrari.
E poi i miti, le tradizioni, le superstizioni, di cui narrano oggetti vetusti d’uso comune e tanti di essi apotropaici. Contro il malocchio, insomma! Fulcro una storia da non dimenticare, quella di Villavallelonga.
Il museo di storia e natura “Loreto Grande”, a Villavallelonga: un luogo da visitare e che resterà nel cuore.