Scurcola Marsicana. Tradizioni antichissime impongono rituali specifici e particolari, i cui “simboli” più conosciuti sono rappresentati dai cenacoli e dalla lunga processione del venerdì Santo.
Le celebrazioni iniziano la domenica delle Palme con una suggestiva via crucis cantata, chiamata “calvario”, cosi nella Chiesa-Santuario della Madonna della Vittoria 5 uomini ben vestiti si fanno portatori, uno del pesante crocifisso itinerante e i restanti 4 delle candele che lo accompagnano, mentre il pubblico assiste ai tipici canti della via crucis scurcolana.
La popolazione maschile della cittadina si divide in 4 confraternite contraddistinte in processione da combinazioni diverse di colori di “vesti e cordoni”, e sono: Santissimo Sacramento, Santissima Trinità, San Bernardino da Siena, e Santissimo Suffragio. Ognuna organizza per i propri confratelli un cenacolo che si svolge nelle proprie sedi con menù fisso nei pranzi di giovedì Santo e venerdì Santo, per rievocare l’ultima cena di Gesù. Si mangiano i piatti tipici tradizionali: giovedì ceci, baccalà e cavolfiore condito, venerdì spaghetti al sugo di tonno, ceci, baccalà e cavolfiore.
Anche la processione appare come una rievocazione del percorso di Gesù fino al monte Golgota e dura circa 6 ore, passando per le 7 antiche Chiese, dalla mattina fino ad ora di pranzo. Le 4 confraternite, intonano i canti sotto la guida del proprio maestro e portano in processione simboli iconici: crocifissi, statue, immagini… il Volto Santo viene portato da 3 bimbe di prima elementare, le statue della Madonna e di S. Giovanni vengono portati dai giovani della confraternita del Santissimo Sacramento, la statua del Gesù morto viene presa dalla Chiesa di Sant’Antonio a circa metà processione. Una vecchia tradizione, oggi dismessa, voleva che lungo la processione i fedeli, ed in particolar modo quelli vestiti, fossero rifocillati attraverso le tradizionali ciambelle secche (che oggi sono diventate protagoniste di una sagra nel mese di agosto).
Tutto ciò è contornato dal cerimoniale classico della Chiesa: lavanda dei piedi dei 12 “apostoli” del giovedì Santo, via crucis del venerdì sera, benedizione dell’acqua e del fuoco del sabato sera. Tradizioni antiche secoli che, oltre al significato religioso, sarebbe un peccato perdere. (F.G.)