Sofia, Tommaso, Alessia: tre piccoli cuori fermi per sempre

Sofia aveva 5 anni ed è morta il 19 ottobre del 2021 mentre giocava all’interno di un campo sportivo in disuso a Rocca di Botte. Tommaso, 4 anni, è stato travolto da un’auto senza freno il 18 maggio 2022 mentre giocava con i suoi compagni nel cortile dell’Asilo 1° Maggio a Pile, L’Aquila. Ieri pomeriggio Alessia, 12 anni, stava giocando sull’altalena dell’oratorio di San Pelino di Avezzano ed ha perso la vita dopo il crollo della struttura.

Tre piccole vite spezzate, tre piccoli cuori fermi per sempre a causa di incidenti tragici avvenuti nei nostri territori in meno di un anno. Tutti noi, al cospetto della morte di un bambino, abbiamo il dovere di fermarci e di riflettere: si tratta di eventi che vanno contro ogni logica, contraddicendo il senso più profondo dell’essere al mondo. Un dramma che tocca la famiglia dei bambini scomparsi, ma che scuote in maniera forte l’anima di chiunque.

Il tempo deve fermarsi, necessariamente. Di fronte a certi eventi si resta schiacciati dalla sensazione di impotenza a cui si unisce il senso di colpa per non essere stati capaci di proteggerli come avremmo dovuto. Un evento che umanamente sentiamo come ingiusto perché va al di là della nostra comprensione e accettazione. Il futuro, in questi momenti, non può avere alcun legame con la speranza, ma si piega su se stesso fino a ridursi in polvere.

La morte di un bambino è illeggibile, è inascoltabile, è inconsolabile. Nella nostra lingua, come in tante altre, non esiste alcun termine che designi la condizione di un padre e di una madre che perdono il loro figlio. Non ci sono parole per descrivere il dolore più spaventoso e devastante che si possa provare. Forse, anche per questo, il silenzio e la semplice vicinanza possono essere gli unici gesti da riservare a chi resta.

Leggi anche

Necrologi Marsica

Casa Funeraria Rossi

Redazione contenuti

Casa Funeraria Rossi

Redazione contenuti

Casa Funeraria Rossi

Casa Funeraria Rossi