Avezzano – Ancora una giornata di ‘passione’ alla Soget. La protesta è esplosa nella mattinata di lunedì, dinanzi alla sede cittadina della società di riscossione, tra gli utenti costretti ad attendere in coda all’esterno dell’ ufficio – una stanza dove tra l’altro la privacy è pressoché inesistente – senza la possibilità di sedersi ed esposti alle intemperie.

“ Siamo rimasti in fila al freddo per ore”, raccontano alcuni cittadini che hanno contattato la redazione di Terre Marsicane, “ C’erano anche una signora incinta e degli anziani, siamo rimasti in piedi, ammassati davanti all’ingresso, è disumano questo modo di trattare le persone”.

“ Ci hanno consegnato dei bigliettini con dei numeri ma in realtà non si è capito con che sistema gestiscono la fila”, ha precisato C.B., “ infatti a un certo punto non si capiva più niente, e l’intervento dell’addetto non ha fatto altro che far aumentare la rabbia e la confusione tra le persone in attesa. Ci trattano proprio come fossimo solo bestie da mungere, non è accettabile. Tra l’altro, tutti eravamo lì per questioni delicate, per regolarizzare posizioni, chiedere informazioni e quant’altro con riguardo a pagamenti dovuti, ma lì dentro non esiste privacy”.

Già nei mesi scorsi si erano scatenate aspre polemiche per i disagi ‘ordinari’ e spesso ‘straordinari’ cui erano costretti gli utenti della società concessionaria del servizio di riscossione, ma a nulla sembrano essere valse le proteste dei cittadini.