Canistro. Chi si è aggiudicato il bando per la concessione delle “preziose” acque di Canistro della sorgente Sant’Antonio Sponga ancora non si sa.
I lavori della commissione che in Regione ha valutato le offerte dei quattro “concorrenti” sono terminati ieri pomeriggio ma solo martedì mattina, alle 11.30, la dirigente Iris Flacco terrà un incontro pubblico negli uffici di Pescara, in cui sarà letta la graduatoria.
Le voci che il bando andrà alla Norda, la società che fa capo ai fratelli Pessina che imbottiglia già con marchi di rilievo nazionale come Sangemini e Monticchio Gaudianello, si fanno sempre più insistenti e, sempre secondo fonti non ufficiali, il distacco di punteggio tra la Norda e le altre società che hanno presentato le offerte pare anche che sia stato di un certo livello.
Nulla di ufficiale però.
Le altre società che hanno partecipato al bando sono l’italiana Beverage, la società che controlla anche la Santa Croce che fa capo all’imprenditore molisano Camillo Colella, che è stato sostituito all’interno del pacchetto di maggioranza della Holding Colella da un amministrazione giudiziario nominato dalla Procura di Avezzano (a seguito di un sequestro della Guardia di Finanza di 20 milioni di euro); un’associazione temporanea di imprese tra un’azienda araba, la Bruni mobili del Sorano e la Edilcomar; la società Acqua di Avezzano dell’imprenditore Mastrocesare.
Ieri pomeriggio al Comune di Canistro è arrivato il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli che non ha detto nulla del bando e della sua aggiudicazione ma che comunque ha voluto portare agli ex lavoratori un messaggio di speranza e anche un plauso per come sono riusciti a non “mollare” mai durante la vertenza. Alla presenza anche dei rappresentanti sindacali Franco Pescara e Marcello Pagliaroli, che da sempre affiancano i lavoratori nella vertenza, Lolli ha spiegato di come in Regione da subito è stato preso un impegno preciso per la vicenda di Canistro.
Lolli, in più occasioni, ha elogiato anche la dirigente Iris Flacco per il lavoro svolto, “per averci messo la faccia” nonostante degli attacchi diretti subiti in questi mesi.
Gli avvocati del Comune, Salvatore Braghini e Renzo Lancia seduti di fianco al sindaco Angelo Di Paolo, al vice Ugo Buffone, hanno ripercorso poi i tratti salienti del minuzioso lavoro fatto quando l’ex sindaco Antonio Di Paolo, si è rivolto a loro per fare un ricordo al Tar, contro l’assegnazione del precedente bando, in cui era chiaro che “c’era qualcosa che non andava”.
Non resta dunque che attendere martedì. Il giorno in cui si saprà una volta per tutte chi arriverà a Canistro magari anche a salvare le sorti dei 75 dipendenti licenziati. Solo dopo aver appreso chi si è aggiudicato il bando si potrà parlare dello stabilimento in cui l’acqua andrà imbottigliata, di quanti operai ci sarà bisogno, se si produrrà solo acqua o anche altri prodotti e di un piano industriale nuovo. Che sia di investimento, si spera.