Spaccio di stupefacenti, assolti due stranieri

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Avezzano – Erano accusati di spaccio di stupefacenti, ma sono stati assolti dal tribunale di Avezzano “per non aver commesso il fatto”. Si tratta di due marocchini di 27 e 46 anni. I fatti contestati risalgono al maggio 2020.

I carabinieri, durante un  servizio di controllo e monitoraggio mirato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti in località Borgo Ottomila, a cavallo dei Comuni di Celano e di Trasacco, intervennero con l’unità cinofila all’interno di una cabina elettrica dell’Enel in disuso, ubicata lungo la strada 46, in un territorio incolto, coperto da arbusti, erba e sterpaglie.

All’interno della casetta, i carabinieri trovarono, oltre a tre magrebini, una stufa a legna e tre materassi poggiati a terra, adibiti a posti letto. Con l’ausilio dell’unità cinofila, all’interno della stufa a legna venne rinvenuto un pezzo di hashish, da cui potevano essere ricavate 497 dosi, avvolto in cellophane ed occultato in mezzo a cenere e carbone.

Su uno dei tre materassi, che gli agenti individuarono essere in uso al terzo imputato, per il quale si procedeva con rito abbreviato, vi erano dei jeans nella cui tasca vennero ritrovate banconote per circa 350 euro. 

L'avvocato Luca Motta
L’avvocato Luca Motta

Il giudice del tribunale di Avezzano, nel corso dell’udienza di ieri, ha assolto i due imputati, difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, poiché la “semplice presenza in casa dei due non può costituire prova della loro partecipazione morale e materiale alla condotta di detenzione ai fini di spaccio”.

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