Spazzatura al parco giochi di Piazza Torlonia, una cittadina “Con le lacrime agli occhi trascino mio figlio, via da lì… come si può ridurre il posto dove crescono i vostri figli in questo stato pietoso?!”

Avezzano – Un lungo messaggio è giunto alla nostra Redazione da parte di una cittadina di Avezzano, che ha voluto segnalarci l’attuale condizione in cui verserebbe il parco giochi di Piazza Torlonia, riaperto dall’Amministrazione Comunale solo pochi giorni fa dopo la lunga chiusura per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid e il ritorno della Regione Abruzzo in zona bianca.

Il paese finalmente si risveglia dopo un anno molto difficile, le vie della città si riempiono di vita nelle calde serate estive, i bambini si godono felici la libertà e tornano finalmente a giocare nei parchi… un venerdì pomeriggio anche noi abbiamo deciso di andare al parco giochi di Piazza Torlonia, polmone verde di Avezzano. Mio figlio di 5 anni corre estasiato verso lo scivolo, io invece resto bloccata, come se avessi ricevuto un pugno allo stomaco” racconta la donna.

Il parco giochi è pieno di spazzatura di ogni genere: bottiglie di birra vuote, mascherine, bicchieri di plastica e cannucce da cocktail, bustine di patatine e cicche di sigarette ovunque. I secchi stracolmi rigurgitano il loro contenuto per terra davanti all’ingresso.
Con le lacrime agli occhi trascino mio figlio, disperato, via da lì… come si può ridurre il posto dove siete nati e dove crescono i vostri figli in questo stato pietoso?! Io non sono italiana ma vivo qui da 23 anni e ogni tanto con la mia famiglia dedico il tempo libero a ripulire le periferie della città dai rifiuti abbandonati e dalle discariche abusive. Quanto devono essere disumane e prive di coscienza le persone che compiono questi gesti criminali?! Sì, li chiamo “criminali” perché quasi tutto quello che si butta per terra ritorna nei nostri piatti, mangiamo ormai cibi contaminati, respiriamo veleno, facciamo ammalare i nostri figli con le malattie incurabili. Non vi è bastato il COVID?! Non ne dovevamo uscire migliori?!” continua la cittadina.

Piango, piango amaramente, perché non posso e non voglio vedere questa meravigliosa terra sepolta dalla vostra indifferenza. Dichiaro guerra! Mi rivolgo al sindaco di Avezzano Sig. Giovanni Di Pangrazio, al dirigente ambientale Sig. Massimo De Sanctis ed alla Tekneko, chiedo di prendere provvedimenti.
Installate telecamere di video sorveglianza per individuare i colpevoli e rivolgetevi ai vigili urbani per fare controlli ferrei della zona” conclude.

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