Avezzano – Dal 04 maggio è partita la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus che permette di uscire da casa con meno restrizioni rispetto all’inizio della pandemia e, complice la bella stagione, gli italiani hanno ripreso a fare attività fisica all’aperto.
Sergio Rizzo, Responsabile Nazione A21 Sport e Turismo sostenibile, sul suo profilo Facebook è intervenuto sulla questione sport e tutela ambientale e sul fatto che l’ambiente naturale è diventato il luogo più frequentato dagli sportivi.
“A ciascuno il suo sport” spiega Rizzo “non sono poche le persone che si autorganizzano promuovendo una nuova disciplina di gruppo e trovando poi le modalità per praticarla. L’ambiente in particolare è diventato l’impianto sportivo preferito da milioni di persone, dal parco sotto casa, ai laghi, ai fiumi, al mare, alla montagna. La risposta all’inquinamento crescente avviene sempre più spesso ricorrendo all’equazione Sport=Benessere=Ambiente”.
La città di Avezzano, in particolare, ha la grande fortuna di avere la Pineta, la Riserva Naturale Regionale del “Monte Salviano” e la “LA VIA DEI MARSI”, la rete di sentieri che si snoda lungo l’Appennino Abruzzese.
Luoghi di particolare interesse naturalistici immersi nel verde e frequentati quotidianamente dagli appassionati di montagna e dagli sportivi.
“Le attività sportive all’aperto da tempo considerate marginali hanno sperimentato l’istituzionalizzazione e, per alcuni di loro, lo sviluppo del turismo” continua Rizzo “l’evoluzione degli sport all’aria aperta porta a una serie di trasformazioni. I siti naturali utilizzati per sostenere gli sport all’aria aperta si sono evoluti per diventare più complessi, in particolare producendo interazioni tra attori con interessi divergenti: federazioni sportive, fornitori di sport o turismo, sviluppatori, autorità locali, protettori ambientali, agricoltori. L’elenco di questi attori che devono coesistere è lungo e specifico per ogni contesto di azione.”
Fare sport in mezzo alla natura è un’attività salutare per il corpo ma anche per la mente. Quando però si pratica in una zona protetta è necessario avere il giusto comportamento e rispettare la natura, perché l’uomo in questo caso è solo un ospite privilegiato.