Il report Ivass evidenzia che, a dicembre 2024, il premio medio per la garanzia r.c. auto ha raggiunto i 419 euro, registrando un incremento annuo del 6,6% (5,3% in termini reali) rispetto all’analogo periodo del 2023 e proseguendo l’impennata iniziata nel 2022, quando il premio era di 360 euro, a causa dell’inflazione che ha fatto lievitare i costi dei risarcimenti a carico degli automobilisti.
Lo storico dei premi mostra un progressivo calo dai 475,1 euro del Q4 2014 al minimo di 360,1 euro nel Q4 2021, per poi invertire la tendenza con un aumento passando per 362,7 euro nel Q4 2022, 391,4 euro nel Q4 2023 e infine 417–419 euro nel Q4 2024, superando il valore pre-pandemico di 404 euro registrato nel 2019.
Dal punto di vista territoriale, metà delle province italiane presenta premi superiori a 390 euro, mentre nelle aree più costose (al 75° percentile) si supera la soglia dei 422 euro, con variazioni annuali che oscillano tra il 3,0% e il 10,3% e un differenziale notevole di 262 euro tra Napoli e Aosta, in aumento dell’8,6% su base annua. Le tariffe variano anche in base alla classe di rischio: i neopatentati, considerati maggiormente esposti al rischio sinistro, subiscono un rincaro del 9,2%, mentre gli assicurati in classe 1 vedono un aumento medio del 6% rispetto a un +9,3% per le classi 2 e 3; inoltre, le RCA dei residenti in Campania raggiungono cifre da record, con Napoli che arriva a 601 euro e, in Toscana, la tariffa media si attesta a 474 euro (con Prato che raggiunge i 594 euro), mentre a Massa-Carrara i neopatentati pagano annualmente 1.234 euro, superando i premi di altre realtà.
Parallelamente, il tasso di penetrazione della “scatola nera”, dopo aver toccato il 22% nel 2018, è ora inferiore al 18% e in discesa costante, segnalando che gli sconti applicati sulla garanzia base potrebbero non essere più sufficienti. Infine, per le due ruote i premi medi sono di 319 euro per le motociclette e di 218 euro per i motorini, cifra che ha suscitato lamentele tra i consumatori per quello che viene percepito come un rincaro ingiustificato.