Ortona dei Marsi – Negli scorsi giorni a Ortona dei Marsi è stata installata una stazione di ricarica che consente non solo di ricaricare le auto ma anche le e-bike, telefonini e altri dispositivi elettronici. La struttura, predisposta grazie alla collaborazione del Comune di Ortona dei Marsi e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è dotata anche di un dispositivo defibrillatore.

Su “Ortona dei Marsi Prima Pagina“, che ha diffuso la nota e l’immagine della stazione di ricarica, molti cittadini hanno però espresso svariate critiche, soprattutto in merito alla scelta di collocare la struttura in una zona molto centrale del paese. “Hanno rovinato la piazza” si legge nei commenti, oppure “Posizione sbagliatissima“.

Alla luce delle contestazioni ricevute, il sindaco Giuseppe Buccella ha ritenuto di chiarire alla sua cittadinanza le motivazioni che spiegano la scelta di installare la stazione di ricarica elettrica proprio in una zona centrale del paese e non altrove. La dichiarazione del primo cittadina è stata condivisa da “Ortona dei Marsi Prima Pagina” ed è la seguente:

“Buonasera a tutti.
Visti i messaggi ricevuti personalmente e sui soliti social, questa Amministrazione Comunale vuole una volta per tutte chiarire il perché della sistemazione della stazione di ricarica al piazzale e non altrove. L’unico posto era quello per diversi motivi:

1. Per via della facile reperibilità della corrente,
2. Perché le macchine ci transitano di continuo e quindi possono accedere facilmente alla ricarica,
3. Perché possiamo tenere sotto controllo le biciclette elettriche dal valore di 3mila euro ciascuna che altrimenti sarebbero a rischio furto,
4. Si tratta di stazione di ricarica fotovoltaica di auto, biciclette, cellulari e c’è anche un defibrillatore che giustamente deve stare dove c’è la gente, quindi se questi servizi li allontani dal centro abitato non hanno senso di esistere, soprattutto il defibrillatore,
5. Stiamo facendo due percorsi ciclabili ed è importante avere questa stazione perché Ortona avrà un punto di ristoro dei bikers, ne faremo comunque altri due a Carrito e ad Aschi.

Tutto questo per spiegare che ogni decisione presa è frutto di un’attenta analisi che tiene conto in primis della conservazione del borgo e del territorio ma anche della tutela di chi ci vive cercando di creare più attrattive possibili. Grazie Giuseppe Buccella“.