Tagliacozzo – È stato sentito, ieri, dall’Ufficio Scolastico Regionale, lo studente sospeso dalle attività extrascolastiche per aver pronunciato, lo scorso dicembre, una bestemmia durante una gita scolastica a Napoli.
Il ragazzo ha sostenuto che la sanzione disciplinare inflittagli sia stata sproporzionata e discriminatoria, evidenziando come l’esclusione da gite, attività teatrali e dalla settimana sportiva lo abbia isolato dal resto della classe. La madre dello studente, che aveva già presentato un esposto al Ministero dell’Istruzione denunciando la presunta discriminazione subita dal figlio, ha espresso preoccupazione per il suo stato psicologico, sottolineando un crescente disagio che lo ha portato a rifiutarsi di tornare a scuola.
L’Ufficio Scolastico Regionale, rappresentato dal Direttore Generale Massimiliano Nardocci, aveva precedentemente dichiarato che la scuola sembrava aver agito correttamente nel tentativo di recuperare lo studente, nonostante i risultati non soddisfacenti. Nardocci aveva inoltre sottolineato che si trattava di un caso molto grave di reiterati comportamenti scorretti del ragazzo, con possibili risvolti penali in corso di approfondimento.
Gli avvocati della famiglia, Luca e Pasquale Motta, hanno evidenziato che al ragazzo è stato contestato un singolo episodio di turpiloquio, avvenuto al di fuori delle mura scolastiche e non durante le lezioni. Ha inoltre sottolineato che il giovane ha riconosciuto l’errore e ha chiesto scusa, ma ciò non avrebbe evitato la sua esclusione dalle attività extrascolastiche.
La vicenda continua a suscitare dibattiti sull’adeguatezza delle sanzioni disciplinari nelle scuole e sulle modalità di gestione dei comportamenti scorretti degli studenti. Mentre l’Ufficio Scolastico Regionale prosegue gli accertamenti, la famiglia attende risposte e auspica una revisione delle decisioni prese dall’istituto scolastico.