Dalle 21:00 di sabato 25 gennaio alle 21:00 di domenica 26 gennaio si è svolto uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS, indetto dai sindacati Cub Trasporti, USB e SGB. La protesta ha registrato un’ampia adesione in tutto il Paese, causando ritardi e cancellazioni su diverse tratte ferroviarie, incluse quelle che attraversano la Marsica.
Tra i disagi più significativi, spicca la cancellazione del regionale 4561, l’ultimo treno serale dalla Marsica diretto a Roma. Questo treno, essendo l’unico collegamento serale verso la Capitale, rappresenta un servizio essenziale per i pendolari e i viaggiatori. La sua cancellazione ha creato non pochi problemi, considerando che non vi sono autobus o altri treni alternativi disponibili in quella fascia oraria.
L’ultimo autobus verso Roma, gestito dalla ditta privata Linea Roma, parte infatti alle 19:30, mentre il penultimo treno lascia la stazione alle 18:37. La cancellazione del regionale 4561, previsto in partenza alle 21:12, ha quindi lasciato i viaggiatori senza opzioni di viaggio, aggravando il disagio. Va sottolineato inoltre che il treno in questione non rientrava nell’orario di sciopero, il quale terminava alle 21:00, ben 12 minuti prima dell’orario di partenza previsto.
I TRENI CANCELLATI
Il treno regionale 4560 (Roma Tiburtina 7:10 – Avezzano 9:20 – Pescara Centrale 11:20) è stato cancellato, il treno regionale 4540 (Roma Termini 13:10 – Avezzano 15:17) è stato cancellato, il treno regionale 4564 (Roma Tiburtina 15:15 – Avezzano 17:39) è stato cancellato, il treno regionale 4549 (Avezzano 11:12 – Roma Termini 12:50) è stato cancellato, il treno regionale 4563 (Pescara Centrale 16:27 – Avezzano 18:37 – Roma Tiburtina 20:35 è stato cancellato), il treno regionale 4561 (Avezzano 21:12 – Roma Termini 23:15) è stato cancellato, il treno regionale 4162 (Avezzano 6:30 – Pescara Centrale 9:05) è stato cancellato da Avezzano a Sulmona, il treno regionale 4745 (Sulmona 17:00 – Avezzano 18:14) è stato cancellato. Altri treni hanno subito ritardi fino a 15 minuti.
L’agitazione è stata proclamata per richiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore ferroviario, bloccato da tempo. I lavoratori chiedono aumenti salariali adeguati all’inflazione, condizioni di lavoro più umane e maggiore sicurezza per il personale e i passeggeri.