Avezzano – “Riteniamo più che valide le proposte delle sette associazioni produttive, aggiungendo che ci faremo immediatamente parte attiva per coinvolgere l’amministrazione regionale che dovrà fornirci gli strumenti finanziari e materiali per rilanciare il nucleo industriale, per attivare le infrastrutture a servizio del mondo agricolo e per far partire finalmente il distretto agro-industriale”.
Così l’avvocato Antonio Morgante, candidato consigliere della Lega alle elezioni amministrative di Avezzano, sul documento redatto da Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato, Confindustria e Confagricoltura, “costituito da sette punti fondamentali per il rilancio e la ripartenza della città di Avezzano”.
“Dovremo impegnarci a rivedere il disegno delle ZES in asse con le direttrici portuali e chiarire che la Marsica, con Avezzano, è centrale nella direttrice Ancona-Pescara-Roma e, conseguentemente, merita un posto di primo piano nella definizione delle infrastrutture a servizio della stessa direttrice -spiega ancora Morgante -. Nostro obiettivo sarà anche quello di rinforzare e rilanciare il distretto tecnologico che oggi vede protagoniste alcune eccellenze territoriali, coinvolgendo le Università e mettendo in campo ogni sforzo per creare nel bacino marsicano e nel Nucleo Industriale avezzanese, tutte le condizioni per una forte rete di piccole e medie imprese votate alle nuove tecnologie. Abbiamo favorevolmente accolto lo sforzo unitario delle sei associazioni di categoria nel mettersi attorno ad un tavolo al fine di proporre un piano ai candidati e alle forze politiche in lizza per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale di Avezzano – prosegue Morgante -. Il cambiamento nel metodo è evidentemente un grido di allarme e una precisa richiesta alla politica di intervenire seriamente e tempestivamente sui problemi del tessuto produttivo della città. Una richiesta dettata dalla urgenza di avere politiche efficaci per il prossimo quinquennio amministrativo”.
Morgante sottolinea che “come Lega faremo nostro l’invito sul metodo, rifiutando inutili e dannose decisioni unilaterali e adottando il metodo della concertazione come il metodo per decidere e amministrare la città di Avezzano”.
Secondo l’esponente salviniano, “il Piano Regolatore dovrà soddisfare finalmente le esigenze della collettività, partendo dai proprietari più piccoli e non da quelli più grandi: cambio di paradigma e coinvolgimento delle associazioni rappresentative per avere un disegno urbanistico che possa valere per i prossimi 30 anni”.