Tagliacozzo, Alfonso Gargano contesta le dichiarazioni del sindaco Giovagnorio e annuncia azioni legali

Alfonso Gargano


Tagliacozzo – In risposta alle recenti dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, in un’intervista a un quotidiano online, Alfonso Gargano interviene con una nota stampa per chiarire la propria posizione. Nel documento, Gargano contesta le affermazioni del primo cittadino.

Segue il testo integrale della nota stampa:
“Il Sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio, nel rilasciare nei giorni scorsi un’intervista a un quotidiano online, si è premurato di ricostruire la mia vita politica effettuando precisazioni assolutamente false, come quella secondo cui avrei partecipato alla competizione elettorale al solo fine di ottenere un trasferimento lavorativo, fingendo di ignorare come invece sia noto che io abbia sempre partecipato attivamente alla vita sociale e mi sia costantemente impegnato per la comunità anche quando non ricoprivo cariche elettive, facendosi lecito anche di sconfinare, in modo del tutto inopportuno, nella mia sfera personale, oltretutto con molte “inesattezze”.
L’inutile commistione tra fatti che potrebbero avere un qualche interesse pubblico, e segnatamente quello di una mia pretesa responsabilità per i danni che avrei causato al Comune di Tagliacozzo, con riferimenti alla mia famiglia, e in particolare alla tragica morte di mio padre a seguito di un incidente sul lavoro, non trova giustificazione alcuna mentre a mio parere ciò dà l’esatta misura della dimensione umana dell’intervistato e della sua sensibilità.

La causa civile avviata dal Sindaco nei miei confronti che il primo cittadino vorrebbe far decidere dalla piazza, grazie a Dio è nelle mani dei Giudici che saranno chiamati a decidere valutando anche le mie difese e la manifesta infondatezza delle richieste risarcitorie del Comune.
Ritengo invece opportuno precisare che la richiesta di ristoro delle spese che il Comune di Tagliacozzo ha rimborsato anche ai componenti politici coinvolti nel noto processo, è infondata perché tale rimborso è avvenuto in modo errato e concesso a soggetti ai quali la legge non accorda tale possibilità. Il danno, quindi, deriva da un errore commesso dall’Ente.

In merito ed anche per segnalare il disinvolto sperpero del denaro pubblico da parte del Comune di Tagliacozzo per dare avvio ad una causa priva di fondamento fattuale prima che giuridico, mi rivolgerò alla Corte dei Conti.
Formalizzerò nei prossimi giorni anche una richiesta di risarcimento danni non solo per la campagna di stampa, ma anche per la causa intrapresa contro di me, la cui solare infondatezza, seguita dai roboanti titoli di giornale, mal nasconde un inutile tentativo di tenermi fuori dalla prossima competizione elettorale” conclude.

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