Tagliacozzo – La pubblicistica su Tagliacozzo è in costante aumento. E’ la storia della città nel corso dei secoli? è la battaglia tra Corradino e Carlo D’Angiò? è l’interesse per Palazzo Ducale e il Teatro Talia? è la riscoperta degli Orsini prima e Colonna poi? del lungo periodo dei Borboni? del periodo post unitario?
L’interesse per lo storico (e non solo) è molteplice e si rivolge a questi periodi e personaggi, alla storia di gente comune. Come ha fatto Gaetano Blasetti, Sindaco di Tagliacozzo dal 1976 al 1980, uomo di cultura e promotore di cultura con il libro “Tagliacozzo, fatti, personaggi, frammenti di vita fra cronaca e storia” presentato nello storico Palazzo Ducale, già oggetto di studio del critico d’arte Federico Zeri, per molti anni degli anni Trenta del secolo scorso assiduo frequentatore di Tagliacozzo al quale l’Amministrazione comunale sta per intitolare una via, una piazza nel centenario della nascita (1921).
Perché Tagliacozzo desta tanto interesse? «Perché la storia di Tagliacozzo non è stata ancora esplorata a fondo – risponde Gaetano Blasetti -. In questo libro sono trattati fatti e personaggi che non sono stati mai trattati prima. E vanno riportati alla riflessione delle persone».
E’ un lavoro di ricerca, di memoria, di interesse, ma soprattutto l’esigenza di riportare in superficie fatti e personaggi che hanno attraversato nei secoli la storia di Tagliacozzo. Per trasmetterla alle generazioni nuove, ai millenials come si dice oggi. «Speravo che ci fosse una folla di ragazzi oggi alla presentazione del libro. Per una educazione alla conoscenza del loro paese» sottolinea con un po’ di rammarico il prof Gaetano Blasetti.
L’intervento del giovane Sindaco, Vincenzo Giovagnorio, è stato tutto rivolto a loro, ai giovani. «Quando Gaetano Blasetti ha voluto omaggiare la Municipalità con questo libro, era qualche settimana fa e bisognava decidere le date del Festival di Mezza Estate e la presentazione dei libri in questa cornice. “Voglio il 7 agosto, perché è San Gaetano” ha imposto l’autore – ha spiegato il Sindaco -. Questa mattina eravamo in questo Palazzo con 70 bambini fra i 2 e 7 anni e parlavamo di quella che è la storia di Tagliacozzo. Ma questi bambini se non ci fosse poi un resoconto della memoria, che cosa potranno ricordare di personaggi, di fatti anche degli ultimi anni? Ringrazio Gaetano Blasetti, mio predecessore, che in questa fase della sua vita ha preso a cuore la documentazione di fatti, di persone, ma anche della storia di edifici singoli» ha concluso il Sindaco.
Si va dalle “Origini di Tagliacozzo” alle “Fiere di merci e bestiame”, passando per gli “Atti deliberatori del Decurionato”, per gli “Organi delle Chiese”, a “Caterina de’ Medici e Ascanio Mari”, “Alessandro Paoluzi” il sacerdote in aperto contrasto con il Vescovo dei Marsi Marcello Pio Bagnoli, “La banda musicale e i suoi professori”, a “Filippo Scacco da Tagliacozzo”. Un’attenzione merita la ricostruzione storica sulla fine tragica di due cittadini di Tagliacozzo, Scipioni Angelo e Ricci Nazareno, che furono gettati nelle foibe dai partigiani di Tito. Una inedita ricostruzione piena di umanità e di riflessione.
E’ un libro che va letto con lo stesso interesse con cui Indro Montanelli invitava i lettori a leggere la sua “Storia d’Italia” perché «i fatti vanno raccontati, perché nessuno è obbligato a saperli o a ricordarli, e che i loro protagonisti siano soprattutto gli uomini, i loro caratteri, le loro passioni, i loro interessi. Il “segreto” del nostro successo è tutto qui» ha scritto Montanelli nella prefazione a “L’Italia dei Comuni”.
E’ quello che ha fatto Gaetano Blasetti con la sua ultima fatica “Tagliacozzo, fatti, personaggi, frammenti di vita fra cronaca e storia”.