Tagliacozzo celenbra il centenario del monumento ai caduti, l’unità d’Italia e le forze armate

Tagliacozzo – Con una toccante e partecipata cerimonia che ha avuto inizio nel primo pomeriggio di lunedì 4 novembre, la Città di Tagliacozzo ha celebrato il centesimo anniversario del Monumento ai Caduti (1924-2024).

Il corteo dei partecipanti, accompagnato dalla banda cittadina, si è mosso dal Palazzo del Municipio per deporre la corona d’alloro presso il Sacello, eretto nel Parco della Rimembranza. I parchi e i viali cosiddetti della “Rimembranza” sono luoghi destinati al culto e alla memoria dei Caduti della Prima Guerra mondiale e furono istituiti con Circolare del 27 dicembre 1922, emanata dal Sottosegretario al Ministero dell’istruzione Dario Lupi.

Dopo l’alza Bandiera, l’esecuzione dell’Inno nazionale e “La legenda del Piave”, la decana delle volontarie della locale sezione della Croce Rossa, maestra Maria Teresa Pasqualone Santini, ha letto una toccante poesia dedicata al 4 novembre. Quindi è seguita l’allocuzione del Sindaco Vincenzo Giovagnorio.

“È dal modo di condurre la nostra esistenza personale, la vita di famiglia, l’educazione dei nostri ragazzi, la vita di società nel rapporto con il prossimo e con le istituzioni – ha detto il Primo Cittadino – che nasce la solida coscienza dei popoli di operare il bene per se stessi e per la pacifica convivenza nel mondo”.

Considerando come “…dopo un quarto di secolo del un nuovo Millennio la nostra Europa è ferita da un violento conflitto tra la Russia e l’Ucraina in atto ormai da quasi tre anni” ed “è sconvolgente – ha proseguito – come i paesi più direttamente interessati e cosiddetti civilizzati non intervengano nel drammatico conflitto in atto tra Israele e Palestina divenuto tra l’altro un pericoloso fuoco capace di scatenare il coinvolgimento e le ritorsioni di altri paesi nel medio oriente”.

Al termine, il Reverendo Don Ennio Grossi, Parroco della Città, ha pronunciato la preghiera per i Caduti e celebrato la Santa Messa nella Chiesa della Santissima Annunziata, ammonendo i presenti, durante l’omelia, sull’importanza del ricordo del sacrificio di tanti giovani per il benessere e la libertà di tutti noi.

Un particolare pensiero nel discorso del sindaco è stato rivolto al centenario del Monumento.
Nell’anno 1924, quando venne eretto, era Sindaco il farmacista Enrico d’Alessandro, mentre contribuì a proprie spese alla realizzazione del Parco l’altro farmacista della città Bonaventura Pellacchi.


 
L’opera fu commissionata all’Architetto abruzzese Amedeo Panichetti che ne curò la progettazione, mentre la scultura fu realizzata dall’artista carrarese Almo Volterrani.

La scultura marmorea rappresenta la statua della Patria al centro, attorniata da tre figure di giovani: due ragazzi laterali sorreggono, con le spalle, l’Altare del loro sacrificio e della vittoria, mentre il terzo giovane è sorretto esanime dalla figura femminile, a simboleggiare tutti i Figli d’Italia caduti in battaglia.
 
Sul basamento marmoreo si legge: “Strenuis huius terrae iuvenibus qui pro tridentinae juliaeque gentis libertate fortiter pugnando occubuerunt taleacotiensis civitas perenni ut aevo fruantur hoc monumentum gloriae esse iubet A.D. MCMXXIV” (ai giovani valorosi di questa terra che sono caduti combattendo coraggiosamente per la libertà delle genti tridentine e giulie, la Città di Tagliacozzo ordina che questo monumento sia perenne, affinché possano goderne nella gloria per sempre. Anno del Signore 1924).
 
Nel lato posteriore si legge: “Non coronabitur nisi qui legitime certaverit” e cioè: “Non sarà incoronato se non colui che ha combattuto legittimamente”.
 
“E’ un Monumento che invita tutti noi a riflettere sicuramente sulla bruttura e sulla morte che porta la guerra, ma anche e soprattutto sulla pace.
 
Pace all’Italia! pace all’Europa! Pace nel Mondo!” Ha concluso il Sindaco!

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