Tagliacozzo – “Un’opposizione allo sbando, senza contenuti, alla ricerca di stupidi pretesti per attaccare questa Maggioranza che sta lavorando sodo su vari fronti per il bene di questo territorio troppo a lungo lasciato, negli anni scorsi e in special modo con l’amministrazione Di Marco Testa, senza progettazione e senza prospettive. È ciò che emerge dalle pretestuose polemiche sostenute dai quattro consiglieri di minoranza Vincenzo Montelisciani, Romana Rubeo, Maurizio Di Marco Testa e Angelino Poggiogalle“. E’ l’incipit di un lungo comunicato stampa diramato la Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio.
“Compito delle minoranze sarebbe sicuramente quello di vigilare sull’azione amministrativa della maggioranza e su eventuali scelte politiche che potrebbero risultare non propriamente conformi alle esigenze del territorio, ma anche di supporto, eventualmente si stesse procedendo a progetti di fondamentale importanza per Tagliacozzo, nulla di tutto ciò! Per quanto riguarda i “controlli” è chiaro che tutto è svolto con la massima correttezza, nel pieno rispetto delle norme e senza alcun interesse personale da nascondere ai cittadini. Mentre per quanto riguarda la collaborazione, la miopia politica dei quattro è a dir poco sconcertante, ma ognuno è artefice del proprio destino. E pensare che alcuni di essi avrebbero o hanno avuto anche la velleità di candidarsi a superiori responsabilità amministrative, oltre quelle comunali. Chi non è capace nel poco figuriamoci se può esserlo nel molto”.
“Dopo mesi di latitanza e di assenza i consiglieri di minoranza tornano sulle scene per quale motivo? Per chiedere scusa ad una signora organizzatrice di un convegno perché il Teatro Talia, location della manifestazione, sarebbe stato trovato freddo e sporco: tutto falso! Oltre a non averne titolarità, i quattro sprovveduti avrebbero fatto bene a documentarsi prima di rendersi cassa da risonanza di starnazzanti farneticazioni di persone estranee alla nostra realtà. Teatro Talia, cui la nostra Amministrazione tiene in modo particolare, il giorno del convegno – 16 febbraio – nonostante le bassissime temperature esterne, era pulito e sufficientemente caldo. Da novembre 2017 ad oggi a Teatro Talia vi sono stati decine e decine di eventi di altissimo livello tra convegni, concerti, spettacoli di teatro e mostre e mai nessuno, né degli organizzatori, né del pubblico si è lamentato che fosse freddo o sporco”.
“Tra l’altro, nessuna di queste manifestazioni ha avuto “l’onore” di godere della presenza di almeno uno dei quattro consiglieri di minoranza. Mi si conceda a riguardo di ironizzare con Virgilio “…non omnes arbusta iuvant humilesque myricae…” (Ecl. IV, vv. 1-2). La signora in questione vorrebbe forse addebitare l’insuccesso del suo evento, in verità di basso profilo, al fatto che la sala fosse fredda: i riscaldamenti erano stati accesi dalle ore 14 del giorno precedente e i tecnici comunali, anche durante lo svolgimento del convegno, ne hanno constatato il funzionamento. In merito alla pulizia, il Teatro, consegnato lindo e profumato, è stato invece riconsegnato dagli organizzatori in uno stato indecoroso di sporcizia e di disordine. Questa è la verità su una vicenda che, grazie forse alla influenza mediatica della titolare di una clinica privata, ha avuto e sta avendo un’amplificazione che sa di ridicolo rispetto a notizie e argomenti ben più importanti”.
“E l’opposizione di Tagliacozzo cosa fa? Presta la spalla a simili stupidaggini e falsità pur di andare contro l’Amministrazione e di avere un minimo di ribalta dalla cronaca locale. Non mi sembra in definitiva che vi sia stata una “lesa maestà” in tutta la vicenda nei confronti della signora e del suo convegno. Da ciò voglio trarre un insegnamento però: cioè che una location tanto prestigiosa, quale il nostro Teatro, non può essere concesso a tutti indistintamente. Tengo inoltre a precisare che, nelle funzioni istituzionali a me demandate per mandato del popolo sovrano, devo innanzitutto rappresentare tutti i miei cittadini con la dignità e l’onore che meritano. Il Sindaco della Città di Tagliacozzo quindi “non chiede scusa” su richiesta di chicchessia ma solo a ragion veduta qualora si riconoscesse una reale situazione di errore e non è questo il caso. Infine, non accetto lezioni di stile e di educazione da chi non può darmele”.