Tagliacozzo – Anche l’Assessore alla sanità del Comune della città di Tagliacozzo, Alessia Rubeo, è intervenuta con alcune considerazioni successive alle dichiarazioni del primario del pronto soccorso di Avezzano dott. Carlo Rodorigo.
“Le dichiarazioni del Dott. Rodorigo suscitano perplessità, per usare una terminologia diplomatica, considerando la grave situazione che interessa i servizi sanitari del nostro territorio marsicano. Sembra che ‘si guardi al dito piuttosto che alla luna’, e quanto prospettato con la chiusura notturna dei due punti di primo intervento di Tagliacozzo e di Pescina è una superficiale analisi che invece di risolvere, peggiorerebbe le problematiche di Avezzano.
Nel pronto soccorso di Avezzano i pazienti sono costretti a rimanere su barelle, parcheggiati per giorni in ogni spazio utile, in condizioni che sono ben oltre il limite della decenza umana, altro che “livelli essenziali di assistenza”! E tutto ciò di certo non a causa del fatto che i P.p.i. di Tagliacozzo e di Pescina sono aperti anche di notte! Anzi, bisognerebbe capire che queste due strutture periferiche sgravano di ulteriori 18.000 accessi annui la struttura di Avezzano, come dichiarato dallo stesso responsabile dott. Rodorigo.
Lo scenario drammatico del pronto soccorso di Avezzano – da tutti definito una “bolgia infernale” – dovrebbe indurci a riflettere profondamente e a perseguire soluzioni veramente efficaci per chi vi opera e veramente dignitose per i pazienti.
Piuttosto che ipotizzarne la chiusura, sarebbe necessario il potenziamento dei punti di primo Intervento di Pescina e Tagliacozzo. Queste strutture necessitano di maggiori dotazioni e risorse, sia in termini di personale qualificato che di attrezzature, proprio per essere di supporto al pronto soccorso dell’Ospedale di Avezzano.
Il bacino territoriale è ampio e disagiato per viabilità e morfologia; Tagliacozzo, tra l’altro, è località turistica con picchi anche di 40.000 presenze nel periodo estivo.
Con il Sindaco e il resto dell’Amministrazione comunale siamo disponibili ad un confronto pacato e civile con l’Assessore regionale, con l’Azienda e con gli operatori che lavorano sul campo per trovare soluzioni condivise e per collaborare; deprechiamo tuttavia queste provocazioni che danneggiano ulteriormente la già precaria situazione sanitaria marsicana”.
L’Assessore Alessia Rubeo conclude:
“La sanità non può essere strumentalizzata né ridotta a una questione politica. La sanità è un diritto di tutti e deve essere garantita senza distinzioni, nell’interesse del benessere collettivo e del rispetto della dignità umana”.