Teatro dei Marsi: un successo straordinario per le partenopee Serena Autieri e Tosca D’Aquino

Avezzano –  Un  countdown per il cartellone della Stagione di prosa 2017/2018 del Teatro dei Marsi. Il terz’ultimo spettacolo “Ingresso Indipendente” ha regalato al pubblico una serata all’insegna della risata.

Un testo, quello di Maurizio De Giovanni, che ha la certezza di essere attuale da sempre e per sempre. Lo scrittore napoletano, è prevalentemente autore di gialli di grande successo come “I bastardi di Pizzofalcone”.

Marito, moglie, amanti, fidanzati, tradimenti. Il susseguirsi in scena  delle battute, degli equivoci porta alla memoria i “frizzanti” lavori teatrali di Samy Fayad, da cui traspare il fascino di quella napoletanità che dà il timbro di garanzia.

Grande sinergia scenica degli attori. La veracità di Tosca d’Aquino dà anima al personaggio  di Valeria, che si presenta come una promessa sposa  moralista e timorata di Dio, in quanto nipote di un vescovo, per poi manifestarsi in una sensuale amante di un idraulico. Forte protagonista,  con una mimica che da sempre l’accompagna nel suo successo.

Anche se il ruolo di Rosalba, amante ormai da cinque anni di un uomo sposato, dovrebbe apparire provocante e irriguardosa e sfacciata, la classe di Serena Autieri conferisce una signorile e simpatica immagine di donna, lontana da essere una speculatrice ma molto più vicina nell’umanità alla sua professione di logopedista. Una attrice completa che sa calamitare l’attenzione della platea.

In scena una straordinaria Fioretta Mari, che ha arricchito con ironia, con tempra e sagacia un personaggio che stupisce fino alla fine,  con quella dote che solo chi ha la professione dell’attore sa porgere al pubblico.

Ogni attore ha saputo calzare perfettamente il proprio ruolo.  Una scelta di regia accurata, nel selezionare i professionisti non solo per le loro capacità indiscusse,  notevole per l’assortimento dei  registri vocali. Timbri che offrono il piacere dell’ascolto, quasi a creare un’unica armonia.

Sobria e leggiadra come una danzatrice Biancamaria Lelli, tenero impacciato e davvero bravo Giovanni Scifoni, affascinante e indisponente proprio per questo in parte Pierluigi Misasi.

Una scenografia semplice ma essenziale, momenti particolari sottolineati dal gioco del cono di luce sui protagonisti nel buio scenico,  una scattante regia senza pause,  firmata da Vincenzo Incenzo,  hanno reso completo  e di successo lo spettacolo “Ingresso Indipendente”.

Luci: Francesco Adinolfi,  costumi: Giuseppe Fontani.  Scene: Luigi Ferrigno.

Video a cura di Manuel Conti

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