
Marsica – Si era appropriato dell’identità di un imprenditore, titolare di diverse attività commerciali nella Marsica, aprendo conti correnti bancari e tentando di riscuotere assegni a suo nome, ma è stato condannato dal Tribunale di Roma a tre anni di reclusione con la recidiva. I fatti risalgono al 2014.
L’uomo, F.D.G., si era recato in un istituto di credito romano con una carta di identità ed una tessera sanitaria, entrambe false, ed aveva tentato di incassare un assegno riguardante una pratica di sinistro, emesso dalla Unipolsai Assicurazioni, di 9.450 euro.
Quell’assegno sarebbe dovuto arrivare presso lo studio del legale che assiste la vittima, Augusto D’Amico. In un’altra occasione, F.D.G, sostituendosi all’imprenditore, aveva emesso tre assegni a suo nome, successivamente protestati perché senza provvista, per un totale di circa 8000 euro.