Avezzano – Era accusato di aver tentato una rapina ai danni di un connazionale, ma è stato assolto dal collegio di giudice del Tribunale di Avezzano, presieduto da Stefano Venturini, perché il fatto non sussiste.
La vicenda risale al 2011. Dopo una serata passata insieme in un noto bar di Paterno, un marocchino aveva confidato ad un connazionale di avere in tasca 950 euro, guadagnati con il lavoro di bracciante agricolo nel Fucino.
Mentre tornava a casa, tuttavia, l’uomo ha riferito ai Carabinieri di essere stato aggredito con una spranga di ferro dal connazionale che gli avrebbe intimato di consegnargli il denaro. Al rifiuto, il marocchino lo avrebbe colpito. All’arrivo di altri due uomini, la vittima dell’aggressione si è data alla fuga ed è riuscita a raggiungere la sua abitazione.
Per questo motivo, il marocchino è finito davanti al collegio dei giudici del Tribunale di Avezzano, che lo ha assolto perché il fatto non sussiste. Accogliendo la tesi difensiva degli avvocati Luca e Pasquale Motta, infatti, il collegio ha ritenuto insufficienti le prove a carico dell’imputato dal momento che oltre alla testimonianza della parte offesa non c’erano altri testi che confermavano i fatti.