Marsica – Al Tribunale per la Difesa del Malato sono giunte diverse segnalazioni da parte di utenti che, a causa di una ingiustificabile insufficienza di fondi destinati dalla Regione Abruzzo alla Riabilitazione ex art. 26 L. 833/78 dell’Area Marsica, non riescono ad usufruire delle Terapie di Riabilitazione già Autorizzate dalle competenti UVM configurando un vero e proprio disservizio.
Gli Utenti segnalano che i tempi che passano dall’ottenimento della Autorizzazione UVM fino al momento in cui riescono ad avere le prestazioni sono lunghissimi e possono essere anche di molti mesi.
La cosa ci ha lasciati perplessi perché, a quanto segnalato dagli stessi utenti, trattasi di Terapie urgenti che incidono fortemente sulla salute e sulla qualità della vita delle persone malate che hanno urgente bisogno di tali prestazioni sanitarie.
Su questo problema né la REGIONE ABRUZZO né la Asl N 1 fa nulla e noi vi chiediamo pertanto di affrontare la problematica che sta diventando sempre più grave e di comunicarci in quale modo si intende risolvere questa spiacevole situazione che è fonte di un gravissimo pregiudizio per la salute di moltissimi pazienti anche minori. Inoltre vorremmo sapere dalla Regione Abruzzo dove sono finiti i fondi della struttura privata chiusa, pari a circa 500 mila euro, destinati alle cure della popolazione della Marsica e attualmente svaniti nel nulla.
Chiediamo il ripristino del BUDGET delle prestazioni per le strutture private, con l’integrazione dei fondi scomparsi e nel breve periodo una rivalutazione globale dei fondi regionali che come sempre premia la costa e penalizza l’entroterra.
Noi riteniamo che tutti i cittadinipazienti devono essere curati e non ci devono essere diversità da Adultibambini della marsica e Adultibambino della costa. La nostra associazione invita tutte le persone che vivono questa situazione di disagio di contattarci per unire la nostra voce e farci sentire da questa politica e dirigenti ASL sordi e insensibili ai bisogni sanitari dei nostri bambini della Marsica.
Comunicato stampa Tribunale per la Difesa del Malato