Terremoto 1915, il Sindaco di Tagliacozzo ricorda la figura di don Giovanni Valente: “Nonostante la scossa andò subito a dare soccorso”

Tagliacozzo – Di seguito la nota condivisa online da Vincenzo Giovagnorio, Sindaco di Tagliacozzo, per ricordare la straordinaria figura di don Giovanni Valente nella giornata di oggi, 109 anniversario del terremoto che devastò la Marsica e causò la morte di più di 30.000 persone.

In questa particolare giornata, desidero ricordare la fulgida figura di Don Giovanni Valente, originario di Villa San Sebastiano, dove nacque il 28 febbraio 1877, che la mattina del 13 gennaio 1915, all’ora del sisma, stava celebrando la messa nella nostra Chiesa di San Francesco. Terminò il rito, nonostante la scossa, e avuta subito notizia della distruzione di Avezzano vi si recò a prestare soccorso, operando nella zona intorno al Castello, nei pressi della Chiesa madre di San Giovanni Battista, della quale assunse il titolo di parroco, dallo stesso 13 gennaio 1915, fino al 16 maggio del 1953, giorno della sua morte.

Dalle testimonianze e dalle cronache del tempo risulta infatti che Don Giovanni Valente fu uno dei primi ad accorrere ad Avezzano dove si distinse per l’opera altamente encomiabile che prestò per molti giorni, senza pause né riposo, nell’intento di salvare il maggior numero possibile di vite. Scavò tra le macerie, incoraggiò i superstiti e soccorse i feriti, come riportato da Mons. Marcello Bagnoli, Vescovo dei Marsi. Non vi era iniziativa, opera di soccorso o comitato in cui Don Giovanni Valente non esercitasse un’azione propositiva. Molte testimonianze riportano come non fosse raro vedere la veste sacerdotale e le mani del Parroco arrossate di macchie di sangue.

Contribuì alla rinascita di Avezzano in quasi quarant’anni di attività pastorale che iniziò con i soccorsi e proseguì con la ricostruzione e con l’assistenza alla popolazione, anche dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale che videro di nuovo gravemente danneggiati la sua Chiesa e le abitazioni della sua parrocchia.

Don Giovanni si affianca di certo, per spirito di sacrificio e dedizione, per amore verso il prossimo e per fulgida figura di Pastore, ad altri due sacerdoti: San Luigi Orione e San Luigi Guanella, giunti anch’essi ad Avezzano per portare aiuto ai superstiti, dopo il terremoto del 1915. Ringrazio il successore, Don Francesco Tallarico, per la documentazione fotografica fornitami, tra cui la foto qui pubblicata“.

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