Trasacco – Una tesi di laurea tutta marsicana quella della giovane Michela Lancia, che ha analizza la storia della Basilica dei Santi Cesidio e Rufino di Trasacco, passando dagli storici portali “delle Donne” e “degli Uomini”, al lettorino d’ambone, unica struttura rimanente del pulpito della Chiesa.
La neo laureata Michela, nata e cresciuta a Trasacco, si è laureata martedì scorso presso l’Università degli Studi di Firenze, presso la Facoltà di Storia e tutela dei beni culturali, archeologici, artistici, archivistici e librari: “Amante da sempre dell’arte, ho deciso di intraprendere questo percorso di studi che man mano mi sta arricchendo sempre di più. Il fine della mia tesi è stato quello di descrivere la storia della Basilica e di analizzare i suoi elementi più importanti, imprimendovi quell’interesse e quella passione che, da sempre, hanno rappresentato la base motivazionale della mia scelta di studi.
Ho deciso di omaggiare il mio paese natale, portando a conoscenza dei meno informati, la ricca storia culturale della Basilica di Trasacco, concentrandomi principalmente sui dubbi relativi alla datazione di tale monumento“, ci racconta Michela, ancora emozionata e felice per aver raggiunto questo grande traguardo.
La sua tesi, dal titolo “Testimonianze medievali: i portali e il lettorino d’ambone nella collegiata dei Santi Cesidio e Rufino a Trasacco“, ha portato lustro al territorio marsicano, ricco di arte, cultura e storia: “Troppo spesso cerchiamo la bellezza al di là dei nostri confini, non accorgendoci, invece, di quanto la Marsica sia colma di bellezze storiche che meritano attenzione. Questa tesi nasce dall’amore e dalla passione per la mia terra, troppo spesso dimenticata e privata dell’effettivo valore culturale ed artistico che realmente possiede“, continua la neo dottoressa.
“Felice ed orgogliosa di aver intrapreso la scelta di scrivere una tesi su una Basilica così bella, non sono mancate le difficoltà, date dalle poche informazioni al riguardo, ma sono riuscita a far conoscere un po’ della nostra storia al di fuori dei confini marsicani“, conclude Michela, che ora si gode il suo 100 e pensa già alla laurea magistrale: chissà se, al termine di questi prossimi due anni, ci regalerà nuovamente una tesi incentrata su uno dei tesori architettonici marsicani.
Tutta la redazione di Terre Marsicane, in particolar modo Veronica, si complimenta con Michela e le augura un futuro ricco di gioie e soddisfazioni.