“Luca D’Amico” oppure “Gino Paolo Monaco”, sono solamente alcuni dei nomi fittizi che un sedicente regista utilizzava per inscenare dei provini al solo scopo di avere dei rapporti sessuali con le aspiranti attrici. La Procura di Roma, per mezzo del PM Gennaro Varone, negli ultimi giorni ha chiesto 8 anni al termine del rito abbreviato per abusi sessuali. L’uomo si presentava come “actor coach specializzato in drammatologia e sessuologia all’Actor Studio di New York” e, con fare convincente, prometteva ruoli da protagonista ad Hollywood al fianco di star mondiali come Al Pacino e Charlize Theron. Per avvalorare quanto da lui detto agli occhi delle ragazze mostrava anche fotomontaggi di scambi messaggistici e telefonate con i sudetti attori. Diverse le donne cadute nella trappola e che sono finite poi a simulare scene hard con lui.
Stesse promesse ma copioni diversi per giungere sempre alla conclusione che la strada per il successo passava per il provino a luci rosse con lui. L’indagato billantava ingenti guadagni e visibilità internazionale grazie a film in preparazione, ovviamente inesistenti, come “The Trap” e “Mani”.
Come riportato da Barbara Polidori sul Corriere della Città, l’uomo prometteva anche riconoscimenti. Ad una delle ragazze aveva prospettato la partecipazione ad un film già finanziato da importanti produttori statunitensi con attori del calibro di Al Pacino, Charlize Theron, Toni Servillo, Jeremy Irons, Cristiana Capotondi, Isabella Ferrari ed in questo caso aveva mostrato il calendario della produzione, la data fissata per la conferenza stampa e la delibera del Comune di L’Aquila. Alla vittima aveva promesso anche che sarebbe potuta diventare cittadina onoraria di L’Aquila. La ragazza ha poi denunciato il falso regista. L’udienza è stata fissata a fine gennaio 2024.