Abruzzo – La montagna, che aveva sempre rappresentato per loro una sfida e una passione, ha preso la vita di due uomini di Santarcangelo di Romagna, Cristian Gualdi e Luca Perazzini, alpinisti esperti e amici inseparabili. La tragedia che li ha colpiti il 22 Dicembre 2024, durante una discesa dalla cima del Gran Sasso, ha scosso profondamente la comunità romagnola e l’intero mondo dell’alpinismo.
I due alpinisti erano rimasti bloccati nelle difficili condizioni atmosferiche della Valle dell’Inferno, sull’imponente massiccio del Gran Sasso, mentre tentavano di scendere. La ricognizione cadaverica effettuata dal medico legale Giuseppe Sciarra.
La causa della morte è stata confermata: ipotermia. Un destino crudele che ha colpito Cristian, 48 anni, e Luca, 42 anni, dopo giorni di maltempo e di tentativi di soccorso che non hanno avuto esito positivo fino al 27 Dicembre, quando i corpi sono stati finalmente individuati e recuperati dai vigili del fuoco di Pescara che li hanno poi trasportati in elicottero all’ospedale Mazzini di Teramo.
La notizia ha gettato nello sconforto le comunità di Santarcangelo di Romagna e Savignano sul Rubicone, dove Cristian e Luca erano conosciuti e stimati. La loro passione per l’alpinismo li aveva portati a condividere numerose avventure e scalate su cime prestigiose come il Monte Bianco e il Monte Rosa. Gli amici li ricordano come esperti e appassionati, “grandi sportivi” che avevano compiuto “tante imprese in montagna”.
Il magistrato della procura di Teramo, Laura Colica, ha dato il nulla osta per la riconsegna delle salme alle famiglie. I funerali si terranno a Sant’Arcangelo di Romagna, dove la comunità si stringe nel dolore per la perdita di due concittadini.
