Trasferisce la sede legale di 16 società prima in Campania e poi in Inghilterra per non pagare il Fisco. La Finanza gli sequestra 248mila euro

Avezzano. I Finanzieri della Compagnia di Avezzano hanno eseguito un sequestro di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un valore di oltre 248.000 euro, emesso nei confronti di alcuni imprenditori marsicani uniti da vincoli familiari ed operanti nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio di mobili, arredamenti ed elettrodomestici.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Avezzano Francesca Proietti, su richiesta del Sostituto Procuratore Roberto Savelli.

La misura cautelare eseguita rappresenta l’epilogo di articolate indagini svolte dai Finanzieri a seguito di una denuncia trasmessa alla Procura di Avezzano dalla Direzione Generale per l’Abruzzo di Equitalia Centro Spa, secondo la quale la società debitrice, riferita agli imprenditori coinvolti, avrebbe fraudolentemente trasferito all’estero la sede legale, per sottrarsi al pagamento di debiti dovuti all’Erario per un importo pari alla somma sequestrata.

Secondo quanto riportato in una nota stampa della Guardia di Finanza, in particolare, gli accertamenti hanno consentito di appurare che l’amministratore e socio dell’impresa originariamente debitrice, ormai decotta, con un complesso impianto di contratti di locazione ed affitto d’azienda tra vari soggetti  giuridici, tutti riconducibili ai propri  familiari  e/o  affini, ha creato un sistema volto in primo luogo a “svuotare” la società dal suo patrimonio, trasferendolo ad una nuova società costituita ad hoc.

Una volta svuotata l’azienda, i soci hanno ceduto le quote della medesima, ormai estromessa dal mercato, ad un acquirente compiacente, un anziano sedicente imprenditore, di origini partenopee ma residente in Inghilterra, che ha fittiziamente pagato con cambiali che, secondo quanto accertato, non sono state mai incassate né protestate.

Diventato socio unico della società, il nuovo proprietario ne ha cambiato la denominazione, trasferendo la sede legale dapprima in Campania e successivamente in Inghilterra, allo stesso indirizzo di altre 16 società da lui acquistate.

L’ultimo atto della complessa vicenda è stato la cancellazione dal registro delle imprese britannico della società oggetto delle indagini, in maniera tale da rendere pressoché impossibile all’Erario la riscossione del debito.

I vari atti del complesso schema fraudolento sono stati redatti con la consulenza e la partecipazione fattiva di un commercialista e di un notaio marsicani, entrambi denunciati dalle Fiamme Gialle.

Il contrasto alle condotte fraudolente poste in essere dai contribuenti disonesti costituisce da sempre una delle priorità per la Guardia di Finanza che, anche attraverso forme sempre più virtuose di collaborazione con gli Uffici giudiziari e finanziari, è costantemente protesa a contrastare gli effetti negativi causati all’economia dall’evasione fiscale.

Contrastare quest’ultima vuol dire, infatti, garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità di ognuno.

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