Travestito da donna, rapina una gioielleria ad Avezzano: individuato e arrestato in provincia di Salerno

Avezzano – Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano, con il supporto di personale della Compagnia Carabinieri di Agropoli (SA), hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino italiano di 31 anni, accusato di rapina pluriaggravata in concorso e di lesioni personali gravi in concorso.

L’arrestato, pregiudicato per reati analoghi, è stato rintracciato nel comune di Capaccio Paestum (SA) ed è stato condotto presso la casa circondariale “Antonio Caputo” di Salerno – Fuorni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La misura cautelare detentiva è stata disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli uomini dell’Arma nella fase delle indagini, coordinata sinergicamente dalla Procura della Repubblica del capoluogo marsicano.

Nel pomeriggio del 23 settembre 2024, due malviventi, uno dei quali travestito da donna, entrarono con il volto travisato in una gioielleria di Avezzano, immobilizzarono l’esercente, una donna di 75 anni, e la condussero con violenza nel seminterrato, ferendola al capo e agli arti. 

Nell’occasione, i malfattori non si fecero scrupolo a puntare una pistola al volto della donna per costringerla ad aprire la cassaforte ed il registratore di cassa, impossessandosi di gioielli per un valore di circa 70mila €, nonché di una somma di denaro contante pari a circa 5mila €.

I due rapinatori erano poi fuggiti a folle velocità per le strade del centro cittadino a bordo di un’auto, guidata da un terzo complice, sulla quale erano state applicate delle targhe contraffatte. 

Il sopralluogo effettuato nell’immediatezza dai carabinieri del Nucleo Operativo di Avezzano ha permesso di individuare e repertare tracce di importante valore investigativo che sono state inviate al Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma per l’individuazione del profilo genetico. 

Nello specifico, si tratta di un lembo di guanto e una piccola quantità di sostanza ematica, che il rapinatore vestito da donna aveva perso quando la vittima aveva tentato di spostare dal proprio volto la mano del rapinatore che le impediva il respiro.

Gli esiti delle analisi condotte dal reparto speciale dell’Arma, assieme ad altri importanti riscontri investigativi, hanno permesso l’identificazione del 32enne arrestato questa mattina, mentre proseguono le indagini per dare un volto agli altri 2 malviventi.

Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.  

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