Tre donne, tre storie straordinarie: ecco le vincitrici del Premio Pietro Taricone 2024

Tre donne, tre storie straordinarie: ecco le vincitrici del Premio Pietro Taricone 2024

Trasacco – Il Premio Pietro Taricone 2024 sta per arrivare, e quest’anno si preannuncia molto speciale. Il prossimo 7 Dicembre a Trasacco si terrà la cerimonia di premiazione delle vincitrici di questa edizione, tre donne straordinarie, provenienti da mondi e realtà diverse, ma unite da un coraggio e una determinazione che le rendono esempi di resilienza e speranza.

Come ogni anno, il Premio Pietro Taricone celebra chi, attraverso il proprio impegno e le proprie azioni, ha saputo lasciare un segno nella vita di chi li ha incontrati. Il 2024 non fa eccezione, e le tre donne premiate quest’anno sapranno emozionarci con le loro storie di lotta, solidarietà e cambiamento.

Una delle vincitrici di quest’anno è Nasim Eshqi, una scalatrice iraniana che ha fatto della sua passione per la montagna un simbolo di resistenza. Nasim non è solo una sportiva, ma anche una coraggiosa attivista per i diritti umani. Da anni, infatti, lotta contro l’oppressione e la negazione delle libertà individuali in Iran, soprattutto per quanto riguarda i diritti delle donne.

Un’altra vincitrice che riceverà il prestigioso premio è Zia Caterina Bellandi, una tassista fiorentina che ha trasformato la sua vita in una missione di amore e solidarietà. Il suo taxi, infatti, non è un semplice mezzo di trasporto, ma un vero e proprio simbolo di speranza per tanti bambini malati. Ogni giorno, Caterina accompagna con il suo colorato taxi i piccoli pazienti all’ospedale Meyer di Firenze, cercando di regalare loro un sorriso e un po’ di serenità nei momenti più difficili.

L’ultima delle premiate è Luciana Delle Donne, ex manager bancaria che ha scelto di dedicare la propria vita a una causa che tocca il cuore di molti: il riscatto delle donne detenute. Fondatrice e anima della Onlus Made in Carcere, Luciana ha creato un’opportunità di lavoro per tante donne che si trovano in carcere, offrendo loro la possibilità di imparare un mestiere e guadagnarsi una seconda possibilità. Il progetto promuove la produzione di articoli fatti a mano dalle detenute, che poi vengono venduti, garantendo loro una nuova dignità e la speranza di un futuro diverso.

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