Treni cancellati, M5S: “Verrecchia e Marsilio brindano a Manoppello, i pendolari imprecano nella Marsica”

Avezzano – “Nel mentre l’avezzanese Massimo Verrecchia, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, esulta per l’avvio dei lavori sulla tratta ferroviaria Manoppello-Scafa, quest’oggi riceviamo nuove segnalazioni di cancellazioni e ritardi dei treni sulla tratta Avezzano – Roma che hanno causato disagi per i tanti pendolari marsicani che, quotidianamente, si muovono per studio o lavoro verso la Capitale. Circostanza resa ancora più grave dall’aumento del costo dei biglietti a cui, però, non corrisponde affatto un miglioramento dei servizi erogati”. Così in una nota, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle Avezzano-Marsica.

“Tutto ciò – continua la nota – a causa della cronica assenza di tutela per il territorio marsicano da parte del centrodestra del Presidente Marsilio che avrebbe già da tempo dovuto avviare un dialogo serrato con Trenitalia per risolvere i problemi che affliggono questa linea. Il suo disinteresse è lampante, reso ancora più colpevole dal fatto che il disservizio odierno è l’ultimo di una lunga serie che ha danneggiato e danneggia i pendolari marsicani. Non è possibile che ancora oggi, nel 2025, non possiamo avere la certezza del servizio a fronte dell’aumento del biglietto. A gravare sulle spalle dei pendolari non c’è alcuna prospettiva di miglioramento dal momento che non c’è un progetto e non ci sono i fondi: si parla di potenziamento ma la verità è che i lavori che sono stati avviati sono esclusivamente sulla tratta Chieti-Pescara”.

“È tutto fermo a due anni fa, non ci sono progetti né soldi per il raddoppio della tratta che interessa il nostro territorio, con buona pace dei marsicani che attendevano che questo governo regionale mantenesse gli impegni presi. Come se ciò non bastasse, sul fronte avezzanese tutto tace: dov’è finito il tavolo di monitoraggio tanto sbandierato dal sindaco Gianni Di Pangrazio? Si è trattato di un bluff, di una farsa, di una messinscena come lo fu il convegno al Castello Orsini perché, di concreto, non c’era e non c’è assolutamente niente. Un’operazione per tenere a bada l’umore dei cittadini e, al tempo stesso, per strizzare l’occhio del Presidente Marsilio”.

Comunicato stampa

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