Avezzano – Attraverso specifica deliberazione, il Commissario straordinario di Avezzano, dott. Mauro Passerotti, interviene in merito alla preoccupante situazione relativa alla chiusura, ormai prossima, del Tribunale del capoluogo marsicano. Il Commissario chiede al Governo e al Parlamento italiani di intervenire, ognuno in base alle rispettive competenze, affinché venga rivista la “geografia giudiziaria” del nostro territorio e i Tribunale cosiddetti “minori”, come quello di Avezzano, non siano soppressi, come già programmato, il 31 dicembre 2020.
Si chiede inoltre di riaprire quelli già eliminati, “così da non pregiudicare l’inviolabile diritto alla Giustizia, incardinato nei principi espressi dagli artt. 3, 24, 25, e 111 della Costituzione della Repubblica Italiana“.
Passerotti raccoglie così il dissenso, già espresso in svariate circostanze, del Comune di Avezzano e di tutti i Comuni del territorio marsicano che hanno sempre manifestato il loro disaccordo rispetto alle decisioni del Governo e del Parlamento. Infatti con la legge 14 settembre 2011 n. 148 e col decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 è stato deciso di sopprimere il Tribunale di Avezzano perché considerato “minore”. Nelle premesse di questo atto deliberatorio del Commissario straordinario si precisa che, per tagliare le spese, le competenze del Tribunale di Avezzano sarebbero trasferite agli Uffici presso la sede di L’Aquila. Il Tribunale di Avezzano, in realtà, garantisce lo smaltimento di un carico di lavoro enorme e “insiste in un territorio che per estensione e abitanti rappresenta circa la metà dell’intera provincia dell’Aquila“. Un eventuale trasferimento non solo provocherebbe immensi disagi ai Magistrati, alla Cancelleria e agli Ausiliari ma anche agli stessi utenti. Il presidio giudiziario di Avezzano è indispensabile per contrastare l’illegalità e le infiltrazioni malavitose nel territorio marsicano.