La Polizia di Stato di L’Aquila in una giornata di controlli alla circolazione stradale effettuati sull’autostrada A25, nei pressi del casello di Pratola Peligna – Suloma, il personale della Polizia Stradale della Sottosezione Autostradale di Pratola Peligna e del Distaccamento di Sulmona ha arrestato, in flagranza due cittadini italiani, di origine campana, ritenuti responsabili, del reato di truffa a danno di anziani.
Nel pomeriggio del 13 febbraio le pattuglie in servizio di vigilanza autostradale ricevevano una segnalazione diramata dalla Stazione Carabinieri di San Costanzo, in provincia di Pesaro Urbino, riguardante un suv-urbano di colore grigio, a bordo del quale viaggiavano due persone di origini campane che si erano allontanate da comune di San Costanzo (PU) dopo aver commesso una truffa ai danni di un anziano con la tecnica c.d. del “falso avvocato”. L’auto era stata individuata grazie al sistema di videosorveglianza del Comune ed erano scattate le ricerche dopo la denuncia dell’anziano.
Intercettata la vettura, i poliziotti intimavano l’alt agli occupanti notando l’esatta coincidenza tra i fermati e la descrizione fornita dalla vittima; la successiva perquisizione permetteva di rinvenire, tra i vestiti indossati dai due, monili in oro per un valore di circa 20.000 euro ed una somma di denaro di 1870 euro, provento della truffa corrispondente a quanto denunciato.
I due venivano condotti presso i locali del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sulmona dove venivano eseguiti ulteriori accertamenti che portavano anche alla segnalazione di uno dei due per possesso di sostanza stupefacente.
Successivamente, su disposizione della Procura di Sulmona, i soggetti venivano associati alla casa di reclusione di Sulmona.
Sono in corso i dovuti approfondimenti investigativi volti a ricostruire il percorso compiuto dagli stessi ove, non si esclude, abbiano commesso altri analoghi reati.
La tempestività delle indagini unita alla rapida ricerca del veicolo operata dagli agenti della Polizia Stradale di Pratola Peligna e di Sulmona, ha consentito che i due presunti autori della truffa venissero intercettati ed assicurati alla giustizia e che i beni sottratti venissero recuperati.