Massa d’Albe – Il Consorzio Acquedottistico Marsicano (CAM) ha comunicato al comune di Massa d’Albe la necessità di una turnazione dell’erogazione dell’acqua nel territorio, a causa dei livelli dei serbatoi a servizio del paese che si sono abbassati notevolmente. La causa principale di questo problema è l’uso improprio e lo spreco dell’acqua, che ha portato a una situazione di emergenza.
Il Comune raccomanda alla cittadinanza di evitare l’uso improprio e lo spreco dell’acqua, ricordando che il Regolamento Comunale di polizia urbana e rurale disciplina l’uso dell’acqua e ne sanziona gli usi scorretti. È importante che i cittadini siano consapevoli delle conseguenze negative che possono avere gli usi impropri dell’acqua, non solo per la gestione del servizio idrico, ma anche per l’ambiente e la salute pubblica.
L’articolo 18 del Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 31/2024
Uso dell’acqua
1. Il Comune di Massa d’Albe riconosce che l’acqua è un bene pubblico indispensabile ed esauribile, la cui disciplina dell’uso risulta costantemente e quotidianamente di fondamentale importanza nell’interesse della collettività; e che un corretto uso delle risorse naturali sia una necessità primaria nonché un obbligo anche morale, ritenendo l’acqua un bene essenziale per la vita e pertanto da salvaguardare dagli sprechi. A tal fine:
2. È vietato ogni uso dell’acqua senza gli accorgimenti atti ad evitarne lo spreco. Chiunque utilizzi la risorsa idrica pubblica o privata deve mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari alla eliminazione degli sprechi e la riduzione dei consumi. In particolare è fatto obbligo di provvedere a controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici ed irrigui al fine di individuare perdite anche occulte.
3. È vietato fare scorrere continuamente l’acqua dagli impianti senza farne effettivo e necessario uso.
4. Dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno è sempre vietato il prelievo e il consumo di acqua potabile derivata dal pubblico acquedotto per :
– usi diversi da quelli domestici igienico alimentari e zootecnici e in ogni caso per usi diversi da quelli previsti dalla concessione;
– annaffiatura di orti e giardini privati, irrigazione dei campi, lavaggio autovetture e simili, lavaggio di spazi di aree private, riempimento di vasche e piscine private;
– ogni altro utilizzo improprio e diverso dalle necessità domestiche e produttive, nonché per altri scopi voluttuari.
5. Nelle fontane, nelle vasche pubbliche, nei fontanili ed altri simili contenitori e/o distributori di acqua, nonché nelle loro immediate vicinanze è vietato:
1) gettare pietre, detriti, carta, cartone, plastica, detersivi e qualsiasi altra materia solida o liquida;
2) effettuare il lavaggio di qualunque cosa, compresi veicoli, animali, cisterne;
3) immergersi, lavarsi o effettuare altre operazioni di pulizia personale.
4) installare tubi, pompe o qualsiasi altro impianto al fine di irrigare orti e giardini privati.
6. Chiunque trasgredisce le disposizioni del precedente comma 1, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento della sanzione di €. 150,00.
7. Il prelievo sulle prese di acqua e vasche di raccolta di provenienza sorgiva, per uso agricolo e zootecnico è consentito esclusivamente mediante cisterne aventi capacità non superiore ai 2.000 litri, lo stesso prelievo non può in ogni caso superare la stessa quantità. Nei periodi di siccità ovvero nei periodi in cui ci sia una minore portata dell’acqua di provenienza sorgiva, il Comune può prevedere particolari forme di controllo e di accesso autorizzato su tali prese di acqua per l’uso zootecnico.
8. In ogni caso, il prelievo deve essere continuamente sorvegliato, con divieto assoluto di far tracimare l’acqua dalle cisterne utilizzate e con l’obbligo della rimozione di ogni tipo di allaccio alla fine dell’operazione di prelievo.
9. E’ vietato in ogni caso collegare tubi o pompe nelle pubbliche fontane per usi privati diversi da quelli descritti al comma 7 del presente articolo.