Tutto, o quasi tutto da rifare sulla vicenda Acqua Santa Croce a Canistro

Canistro – L’attuale assegnataria del bando, la Norda, non ha rispettato i termini di scadenza per la presentazione di documenti di fondamentale importanza. La regione Abruzzo aveva infatti chiesto l’integrazione di una documentazione entro la mezzanotte del ventisette agosto, utile ai fini della valutazione dell’impatto ambientale (Via), sulla realizzazione del nuovo stabilimento e tutti i lavori annessi, per un totale di 20 milioni di euro di  previsione dei costi.

Così come riportato su Abruzzoweb, La legge ora impone l’iter di revoca del bando che già la Norda si era Aggiudicato nel 2017. ed essendo l’unica classificata all’assegnazione,  la regione dovrà avviare l’iter per un nuovo bando.

Una ulteriore forte battuta di arresto, che prevede tempi medio-lunghi per riavviare il nuovo bando e le nuove procedure. Si riaprono quindi in maniera significativa le speranze per Colella che già da tempo e in diverse sedi ha chiesto la procedura di riammissione al bando del 2016.

Tanti gli interrogativi sugli sviluppi che la vicenda avrà,  Che fine farà l’accordo quadro già in essere?, quale nuovo scenario per gli ex lavoratori dello stabilimento?, quali le reazioni del mondo politico nelle immediate vicinanze?, quando sarà possibile tornare a bere l’ottima acqua di Canistro?.

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