Avezzano– Un gruppo creato su Facebook, probabilmente per gioco, dove esprimeva un certo compiacimento verso lo Stato Islamico. Cosi uno studente avezzanese, figlio di un noto esponente della politica cittadina, è finito nell’inchiesta avviata dalla Procura di Reggio Calabria, insieme ad altre persone collegate tra loro tramite social network, per organizzazione sovversiva ai danni allo Stato.
Si tratta di personaggi attenzionati dalle Forze dell’Ordine nell’ambito dei controlli antiterrorismo che si erano iscritti al gruppo Facebook in questione.
Nel corso delle attività di indagine della Polizia Postale di Pescara, incaricata dalla Procura, è stata perquisita l’abitazione dello studente. Durante l’interrogatorio, il giovane avrebbe detto di aver riportato quello scritto con tono scherzoso senza sapere a cosa sarebbe andato incontro.
Con molta probabilità, a chiusura indagini, la sua posizione potrebbe essere archiviata in quanto considerata un’azione ingenua e senza dolo. In questo momento storico particolare, le Forze dell’Ordine sono allertate in merito all’antiterrorismo. La rete è la sorvegliata speciale.