Abruzzo – Un ospite ha fatto recentemente il suo ingresso nella Clinica del Parco nazionale della Maiella, portando con sé una storia di difficoltà e speranza. Si tratta di un Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), un rapace dalle abitudini alimentari e comportamentali piuttosto particolari, che ha suscitato l’interesse e la cura dei veterinari del Parco.
Il falco pecchiaiolo accolto in Clinica non è solo un raro avvistamento, ma una specie migratoria che ha perso il suo normale percorso di viaggio, probabilmente a causa di un evento traumatico che ancora non è stato possibile diagnosticare con certezza.
Il Falco pecchiaiolo è un rapace di medie dimensioni, noto per le sue abitudini alimentari singolari. Diversamente da altri falchi che cacciano mammiferi o uccelli, il pecchiaiolo si nutre principalmente di insetti, tra cui le larve di vespe e calabroni. Questa dieta particolare lo rende un alleato naturale contro gli insetti più nocivi, e lo inserisce in un contesto ecologico di grande valore.
La sua abitudine migratoria lo porta a lasciare l’Italia durante l’inverno per spostarsi verso l’Africa tropicale, dove trova un clima più favorevole alla sua sopravvivenza. Tuttavia, il viaggio migratorio di questo esemplare è stato interrotto bruscamente. Il falco è arrivato debilitato e in gravi condizioni, forse a causa di un trauma fisico o un altro tipo di stress, che ha compromesso la sua capacità di completare la migrazione.
Il team della clinica del Parco Nazionale della Maiella si sta adoperando per fornire al falco pecchiaiolo tutte le cure necessarie. L’obiettivo principale è stabilizzarne le condizioni e permettergli un pieno recupero.