Avezzano – Un pomeriggio di profonda umanità e spiritualità ha segnato la Cappella dell’Ospedale Civile di Avezzano sabato 12 Aprile, con la celebrazione presieduta dal Vescovo Giovanni Massaro per il conferimento del mandato pastorale ai volontari che dedicheranno il loro tempo e la loro attenzione ai pazienti ricoverati.
Questa preziosa iniziativa, fortemente voluta e promossa dall’Azione Cattolica diocesana, dal Centro missionario e dall’ufficio di Pastorale della salute, si configura come un autentico segno di speranza che arricchisce di significato questo Anno Giubilare.
Dopo un intenso momento di preghiera nella cappella ospedaliera, il Vescovo Massaro ha compiuto un gesto di grande vicinanza umana e pastorale, visitando alcuni ammalati nei reparti per condividere una preghiera e porgere gli auguri di una Santa Pasqua, portando conforto e un sorriso in un luogo spesso segnato dalla sofferenza.
Le parole rivolte dal Vescovo ai volontari durante la celebrazione hanno toccato corde profonde, sottolineando il valore inestimabile del loro futuro servizio: «Un sentito ringraziamento a Padre Fredrick, cappellano dell’Ospedale e direttore dell’Ufficio di Pastorale della salute, a Claudia Di Biase, presidente diocesana di AC, a Mafalda Di Summo del Centro Missionario e a tutti coloro che hanno promosso questa lodevole iniziativa.
Ringrazio di vero cuore la dottoressa Cipollone, qui rappresentata dalla dottoressa Proia, per aver accolto la richiesta di consentire ad alcuni volontari della diocesi dei Marsi di offrire semplicemente un po’ del proprio tempo ai nostri fratelli malati qui ricoverati».
Rivolgendosi direttamente ai volontari, il Vescovo ha espresso la sua gratitudine e ha illuminato il significato profondo del loro impegno: «Ed è a voi che mi rivolgo carissimi volontari, che siete qui in questo luogo così carico di umanità e di fragilità per vivere insieme un momento importante: ricevere il mandato per il vostro servizio e il tesserino che vi accompagnerà lungo i corridoi di questo luogo di cura e di speranza».
Il cuore del suo messaggio si è concentrato sul brano evangelico di Matteo (25,31-46), descritto come uno dei più potenti e concreti donati da Gesù. «Non ci parla di teorie, ma di gesti. Non di grandi opere spettacolari, ma di attenzioni quotidiane, semplici, fatte con amore. Gesù si identifica con i piccoli, i poveri, gli affamati, i forestieri, i nudi, i carcerati… e, tra questi, anche con i malati: “Ero malato e mi avete visitato”. Queste parole non sono solo un richiamo etico, ma una vera rivelazione: Cristo si fa presente in ogni persona sofferente, e chi si prende cura di un malato sta, in realtà, prendendosi cura di Cristo stesso. Il vostro servizio, allora, non è solo “volontariato”. È un gesto evangelico, una testimonianza viva, un segno concreto della presenza di Dio nella storia».
Il Vescovo ha offerto ai volontari preziosi consigli per il loro servizio: «Quando visitate gli ammalati non abbiate fretta. Sappiate che il tempo che a noi non basta mai, per gli ammalati trascorre molto lentamente. Non andate dai malati con l’idea di evangelizzarli o di dare loro qualcosa, bensì di ricevere.
I malati sono i nostri veri evangelizzatori perché ci insegnano ciò che conta davvero e ci aiutano a relativizzare ciò che noi tante volte erroneamente assolutizziamo. Il tempo trascorso con chi soffre è sempre un tempo prezioso».
Concludendo il suo intervento, il Vescovo Massaro ha affidato loro il mandato con parole di incoraggiamento e riconoscimento: «Oggi, vi affido questo mandato, e con esso la Chiesa vi riconosce come testimoni della misericordia di Dio. Riceverete il tesserino non come un semplice badge, ma come un segno di una missione, un piccolo ma grande ministero di prossimità e amore. Vi auguro di portare con voi queste parole del Vangelo, e di ricordare che ogni gesto fatto con amore – anche il più semplice – non andrà mai perduto.
Perché, come ci ha promesso Gesù: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me“. Vi ringrazio per la vostra disponibilità. Mi auguro che altri possano seguire il vostro esempio perché tendere la mano a chi è nel bisogno, offrire un sorriso a chi è disperato, o una parola rassicurante a chi ha perso ogni fiducia, significa dare valore, senso e pienezza alla propria vita».
L’iniziativa rappresenta un importante passo avanti nel sostegno umano e spirituale dei pazienti dell’Ospedale di Avezzano, unendo le forze della comunità ecclesiale per portare conforto e speranza in un luogo dove la fragilità umana è più evidente.
Il servizio di questi volontari, investiti di un mandato pastorale, si preannuncia come un prezioso contributo per alleviare la sofferenza e testimoniare concretamente l’amore di Cristo verso i più bisognosi.


