Marsica – A qualche giorno dalla manifestazione svoltasi ad Avezzano, in cui è stato presentato il “Protocollo sperimentale per l’attivazione del DIA Marsica“, è opportuno riflettere sull’importanza di questo evento per il territorio. Il progetto, frutto di una sinergia tra Agea, INPS, MCL e Officina Sviluppo Territoriale, ha riunito una pluralità di attori, da politici a imprenditori, tutti uniti dall’obiettivo di promuovere l’innovazione e lo sviluppo della Marsica.
Un ruolo fondamentale in questa iniziativa è stato svolto da Agea e dal suo Direttore Generale, Fabio Vitale. La sua visione ha sottolineato l’importanza di combattere il lavoro nero e il fenomeno del caporalato, promuovendo al contempo l’innovazione e l’efficienza nel settore agroalimentare.
Vitale ha messo in evidenza come un sistema agroalimentare sano e sostenibile possa contribuire non solo all’economia locale, ma anche al miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Questa lotta rappresenta un passo cruciale per garantire un futuro dignitoso e prospero per tutti gli operatori del settore.
Antonio Di Matteo, consigliere INPS e padre nobile del progetto, ha ulteriormente enfatizzato l’importanza di questa iniziativa con le seguenti dichiarazioni: “Oggi abbiamo dato il via a un’iniziativa che non solo valorizza le risorse agroalimentari della Marsica, ma mira a costruire un futuro sostenibile per le nuove generazioni. In particolare, intendiamo promuovere l’innovazione nell’agricoltura intensiva del Fucino e il recupero dei terreni fuori Fucino, oggi abbandonati. È fondamentale che il nostro territorio possa offrire opportunità concrete e che i giovani possano trovare qui le motivazioni per restare e crescere.”
Inoltre, ha aggiunto: “La collaborazione tra istituzioni, imprenditori e ricercatori è la chiave per il successo di questo progetto. Siamo qui per ascoltare, per imparare e per costruire un sistema che non solo sfrutti le potenzialità del nostro territorio, ma che dia vita a un modello replicabile e sostenibile.”
Anche il Direttore Generale INPS, Valeria Vittimberga, ha rilanciato questi temi, evidenziando la necessità di un approccio integrato per affrontare le sfide del lavoro e dell’occupazione nel settore agroalimentare. La sua relazione ha messo in luce l’importanza di supportare le organizzazioni e i lavoratori attraverso nuove politiche e pratiche che incentivino la legalità e la dignità nel lavoro.
Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha seguito con grande attenzione lo sviluppo del progetto, sottolineando come l’iniziativa rappresenti un esempio di buona prassi da replicare in altre realtà. I suoi interventi hanno messo in risalto la necessità di un approccio integrato per affrontare le sfide economiche e sociali della regione.
Le presentazioni e i dibattiti che si sono susseguiti hanno messo in luce la necessità di un sistema aperto e collaborativo, capace di rispondere alle sfide globali come la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. La tavola rotonda ha stimolato un vivace dibattito, toccando problematiche infrastrutturali e opportunità di aggregazione tra settori pubblico e privato.
L’Assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha richiamato l’attenzione sulle specificità del territorio, mentre il tema delle innovazioni nella formazione è stato affrontato da Roberto Santangelo.
In conclusione, l’evento ha segnato un momento cruciale per il futuro della Marsica, ponendo le basi per un impegno collettivo volto a trasformare il territorio in un polo di benessere agroalimentare. Come ha affermato Di Matteo, “È tempo di agire e di tradurre le buone intenzioni in azioni concrete. La nostra responsabilità nei confronti delle giovani generazioni è quella di garantire loro un ambiente fertile, non solo dal punto di vista agricolo, ma anche dal punto di vista sociale ed economico.”
Comunicato stampa