Avezzano – Nella mattinata di martedì 24 dicembre, il vescovo Giovanni si è recato presso l’istituto Don Orione e presso l’ospedale di Tagliacozzo per fare visita ai sacerdoti anziani e agli ammalati della diocesi e ringraziarli per il loro prezioso servizio che continuano a donare a Dio e ai fratelli in particolare attraverso l’offerta della preghiera e della propria sofferenza.
“Nella Messa di questa notte – ha detto loro il Vescovo – ho invitato tutti i presbiteri a pregare per l’intero presbiterio e voi sarete pertanto presenti nelle preghiere che innalzeremo a Dio Padre in questa notte santa“.
Nel pomeriggio il presule si è invece fermato con i poveri della diocesi presso la mensa della Caritas per manifestare loro l’attenzione dell’intera comunità diocesana.
“Nella bolla di indizione del giubileo – ha affermato il vescovo Giovanni – papa Francesco così scrive: non dimentichiamo i poveri che quasi sempre sono vittime non colpevoli. Di fronte al susseguirsi di sempre nuove ondate di impoverimento, c’è il rischio di abituarsi e rassegnarsi“.
In serata ha celebrato la Messa presso il Casa Mamre di Avezzano che ospita i detenuti in misura alternativa alla detenzione penitenziaria, fermandosi a vivere anche un momento di convivialità.
“Dio venendo in questo mondo ci dice – ha affermato il presule – che noi siamo preziosi ai suoi occhi non per i nostri meriti bensì solo per il suo amore. Tutti noi abbiamo i nostri limiti, le nostre fragilità, commettiamo errori, ma Dio non rinuncia mai ad amarci e a volerci bene. Noi non siamo le nostre colpe“.
E infine nella Messa della Notte celebrata presso il Santuario della Madonna dell’Oriente di Tagliacozzo, una delle 7 Chiese giubilari della diocesi, il Vescovo ha sottolineato che “come ai pastori anche a noi Dio dice non temere; coraggio non smarrire la fiducia, non perdere la speranza.
Rianimare la speranza è il fine dell’anno giubilare iniziato questa sera con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma. Non lasciamoci sfuggire l’occasione di vivere questo speciale anno di grazia per rinvigorire la nostra fede. Questo Santuario – ha concluso il Vescovo – sia, al pari delle altre Chiese giubilari diocesane, un luogo dove poter incontrare Dio, nostra speranza, e ripartire con il cuore colmo di amore“.
Fonte: Diocesi di Avezzano