Abruzzo – Phurba Tenjing Sherpa, Ambasciatore nel Mondo del Parco e alpinista internazionalmente conosciuto per aver scalato ben nove cime oltre gli ottomila m a soli ventuno anni, titolare di quattro guinness mondiali in materia alpinistica, si trova attualmente presso il Campo Base avanzato dell’Everest Sagarmatha a quota 7.500 m e con venti a 147 km/h.
L’alpinista da sempre vicino al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga porta con sé la bandiera del Parco ed invia la propria geolocalizzazione con l’immagine che lo riprende mentre la sventola con orgoglio. “Grazie alla preziosa amicizia di Phurba Tenjing Sherpa che onora il nostro Parco, si consolida una presenza importante sul tetto del mondo nell’ambito di un progetto che ha già portato a concrete azioni” dichiara il Presidente del Parco Avv. Tommaso Navarra.
“Un gesto umano universale che si ripete di Fratellanza e Pace tra il Popolo dell’Italia e il Popolo del Nepal”, afferma Davide Peluzzi, anche lui Ambasciatore nel Mondo del Parco e noto alpinista, oggi in costante contatto con l’amico Phurba Tenjing Sherpa, insieme a Rojita Buddhacharya che lo accompagna e lo supporta scientificamente.
Grazie al telefono satellitare, donato dal Parco in occasione della visita del Presidente Tommaso Navarra a Kathmandu nel mese di aprile 2023 durante la Missione “Explora: Tabyayabyum – La Grotta dei Demoni”, si hanno aggiornamenti e notizie in tempo diretto che vengono elaborati nel più ampio programma di scambio culturale e scientifico instaurato con il Parco tramite la nostra missione.
“Concrete azioni quali la strutturazione del percorso Bonatti articolato tra le nostre montagne sacre del Gran Sasso d’Italia e dell’Everest, nonché la sottoscrizione di un patto di gemellaggio con il Parco Nazionale di Sagarmatha (Nepal), con lo scambio continuo dei dati grazie al telefono satellitare predisposto dal Parco”, continua il Presidente Navarra.
Restiamo nei prossimi giorni in attesa di nuovi sviluppi dalla squadra Dreamers Destination condotta da Phurba per la difficile scalata, resa ancora più insidiosa dalla presenza di vento forte, sulla Montagna Padre del Cielo – Everest, per un successo in sicurezza a 8.848 m. In attesa del completamento della fase di raccolta dei campioni scientifici per le analisi genetiche in collaborazione con l’Università Bologna, la BiGeA e aDNA di Ravenna.
“Un’azione di scambio culturale tra popoli della montagna nel nome di una comune identità nel rispetto assoluto delle matrici ambientali che abbiamo avuto l’onore di ricevere dai nostri padri e l’onere di saper conservare per i nostri figli” concludono all’unisono il Presidente Navarra e gli Ambasciatori del Parco nel Mondo Phurba Tenjing Sherpa e Davide Peluzzi.
Fonte: Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga