Nel lontano 24 settembre del 1978, un gruppo di amici celanesi trasportò una pesante croce di ferro fin sopra la vetta della Serra di Celano, a quota 1923 m.
I sei appassionati di montagna: Vincenzo Contestabile, Francesco Liberatore, Tonino Barbati, Vittorio Pecorabianca (l’artigiano realizzatore), Egildo Biocca e Carlo Massaro avevano provveduto il giorno prima a trasferirla da Celano alla pinetina del Pizzo di Ovindoli, con un trattore, per essere pronti alle 6 del mattino a compiere la grande impresa.
La croce era stata benedetta dal parroco don Domenico Polla.
Domenica scorsa, per ricordare la posa avvenuta 46 anni fa, i soci della Sottosezione CAI di Celano hanno organizzato un’escursione che ha portato numerosi appassionati di montagna sopra la vetta del Monte Tino.
I partecipanti si sono ritrovati nelle prime ore della mattina presso la chiesetta degli Alpini, sopra Colle San Leonardo.
Un altro gruppo è partito dai Piani di Arano di Ovindoli, per ritrovarsi tutti insieme sulla vetta sotto la grande croce, favoriti dalla splendida giornata di sole.
Alle ore 13, raggiunta la chiesetta degli Alpini, il sacerdote don Carmine Di Bernardo ha celebrato la santa messa in suffragio dei cari amici Maurizio Cornelio, Angelo Ranalletta, Carlo Montagliani, Donato Di Donato e Riccardo Bruno.
Hanno partecipato gli amici della sezione CAI L’Aquila, del gruppo CAI di Carsoli e quello di Avezzano in una giornata ricca di emozioni.
Il pranzo è stato offerto dalla Sottosezione CAI di Celano che, come sempre, grazie all’impegno dei cuochi e soprattutto del reggente Giuseppe Ruscio, prepara piatti deliziosi che hanno completato una giornata di Montagna indimenticabile.