Una lezione di legalità per gli studenti del Liceo Scientifico

Avezzano – Una giornata di informazione, sensibilizzazione, ma soprattutto di formazione sul tema della legalità per i ragazzi del Liceo Scientifico “Vitruvio” di Avezzano. Si è svolto questa mattina, al Teatro dei Marsi, un convegno dal titolo “La bellezza della legalità”. L’evento, giunto alla sua seconda edizione, nasce con lo scopo di offrire alle generazioni future il “seme della giustizia”. Sono intervenuti: Simmaco Perillo della cooperativa “Al di là dei sogni”, Felix Adado, mediatore culturale, Benedetto Zoccola, libero professionista, e i detenuti della Casa Circondariale di Avezzano.

Hanno portato il loro saluto il dirigente scolastico Francesco Gizzi e l’assessore alle Partecipate del Comune di Avezzano Felicia Mazzocchi. Ha moderato il professor Arnaldo Mariani, ideatore e organizzatore della giornata. Un’ esperienza forte per i ragazzi che hanno potuto ascoltare le testimonianze degli illustri relatori. Esempi di vita e di impegno civile coerenti e positivi, intrisi di dolore ma anche di speranza. Il dirigente scolastico, nel suo intervento, ha esortato i ragazzi a fare tesoro di questa giornata: “Quello che stiamo facendo oggi deve ricadere – ha detto – sul vostro percorso formativo. Se noi riusciamo a costruire dei buoni cittadini del domani, allora avremo fatto un buon lavoro”.

Toccante la testimonianza di Simmaco Perillo sulla storia di Alberto Varone, un piccolo imprenditore del settore immobiliare di Sessa Aurunca ucciso dalla camorra perchè non si era piegato al ricatto. L’uomo fu raggiunto da diversi colpi di fucile la notte del 24 luglio 1991, ma non morì sul colpo e in ospedale, prima di chiudere per sempre gli occhi, riuscì a fare alla moglie il nome del mandante del suo omicidio. La donna ebbe il coraggio di denunciare gli aguzzini del marito e questo portò, nel 1994, all’arresto di Mario Esposito, boss del clan dei “Muzzoni”. Da allora, però, la vedova è dovuta fuggire dalla sua città e, insieme ai suoi cinque figli, vive in una località segreta e protetta.

Una storia di coraggio, di giustizia e legalità è giunta ai ragazzi anche dall’imprenditore Benedetto Zoccola, commerciante di Mondragone che ha rifiutato di pagare il pizzo alla camorra e ha denunciato il tutto. L’imprenditore è stato vittima di numerosi vessazioni, tra cui un attentato, che lo ha privato della vista e dell’udito dell’occhio e orecchio destro. Ma non si è arreso e ha continuato la sua eroica lotta.

Foto a cura di Manuel Conti

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