Una poesia della scrittrice Maria Assunta Oddi per il “Dantedì”

Il 25 marzo è la Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri. Istituita nel 2020 dal Consiglio dei Ministri, corrisponde all’inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia e offre l’occasione per ricordare la poetica dantesca.
In questo giorno la chiesa cattolica festeggia l’Annunciazione dell’Angelo a Maria che rappresenta la “Parola” che prende carne d’uomo nel seno di una donna per salvare l’uomo dal peccato.

Nella Divina Commedia libertà e abisso, due realtà congiunte nel libero arbitrio, realizzano la rivoluzione dell’amore di un Dio crocifisso per salvare l’umanità. La poetica di Dante, pertanto, rappresenta pienamente la sintesi  completa della civiltà medievale in viaggio esistenziale nel desiderio di catarsi e purificazione. Eppure Dante anticipa l’Umanesimo quando nel suo viaggio surrealista nei regni dell’oltretomba, incontra Ulisse. La modernità di tale personaggio storico è testimoniata da poeti, filosofi e teologi che hanno dedicato ad Ulisse pagine di sublime bellezza. Che mi sia concesso pertanto soffermarmi sui versi più celebri che cantano magistralmente dell’eroe greco il desiderio insopprimibile di conoscenza:” Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canascenza”(Inferno-cantoXXVI). Dante, pur essendo l’epilogo del duecento, esprime lo spirito trecentesco che anima gli intellettuali fautori di una cultura più indipendente dalla teologia, fondata sul riconoscimento delle capacità umane  e sui valori della libera ricerca e della ragione. Se Dio ha dotato l’uomo di intelletto, distinguendolo dai “Bruti” che ne sono privi, è perché egli se ne serva per guadagnare la conoscenza e la usi per vivere virtuosamente. L’ingegno usato per il bene della famiglia umana permette al bruco di diventar farfalla. Del resto siamo tutti pellegrini in viaggio nel mare della vita alla ricerca dell’infinito.

A voi dedico questi versi.

ULISSE

Se dopo aver costruito

Durante il giorno

La tua barca

Come quella di secoli fa,

l’ornerai con damaschi rossi

Per vararla al tramonto,

Vagando camminerai

Con il tuo guscio

Sull’acqua

Per capire

Che lei sola,

Immutata, volitiva

Svelerà il vero segreto

Delle tue emozioni:

La tua umanità:

Allora

Come una conchiglia

Portata a riva

Dalle reti

Dei pescatori

Immergerai

La voce delle passioni

All’azzurro ondeggiare

Del sole.

E sarai imperituro

Come il tuo Dio.

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