Una poesia della scrittrice Maria Assunta Oddi, contro l’orrore per la strage di Hamas in Israele e per la
strage israeliana a Gaza, invita tutti a prendersi per mano come fanno i ragazzi per costruire nella pace
la civiltà dell’amore. Accogliamo l’invito della ragazza italo-israeliana “restiamo umani” per costruire un
nuovo umanesimo frutto di un impegno condiviso nel rifiuto di ogni forma di violenza la più devastante
delle quali è la guerra. I ragazzi a cui appartiene il futuro sanno bene che l’abbraccio è un’arma così
potente da trasformare ogni ferità nella saggezza della vita fraterna.
I ragazzi si abbracciano.
I ragazzi si abbracciano come fratelli.
Al di là delle frontiere e dei pregiudizi
Sognano di cavalcare lo spicchio della luna
Dentro la lanterna accesa dei sogni.
I ragazzi sanno accontentarsi di un po’ di pane e
Di un sorso d’acqua di fresca fonte.
Con il rosso acceso del cuore
Chiedono e danno amore come angeli esiliati che
Innocenti al loro Dio si baciano di notte
Piegati come l’erba sul vestito rosso dei papaveri.
I ragazzi sanno di sentirsi a casa in ogni parte del mondo
Come onde del vasto mare aperte al cielo
Nell’intricato giardino del tempo.
Sono uccelli che dai bassi rovi dei fossi s’alzano
Tra giochi d’ali e canti festosi per afferrare
Il sole aquilone in spensierate corse a piedi nudi.
Nei silenzi assordanti parlano muti di paradisi
Come perle cadute a terra senza far rumore
A zittire l’eco dell’odio nella meraviglia di una notte
Piena di bianche corolle di mandorlo.
I loro occhi sanno tuffarsi negli abissi ignari
Dei tesori rubati nell’azzurra vastità delle pupille.
I ragazzi che si abbracciano sono misteri di pace.
Nel cupo crepuscolo dell’uomo che calpesta le rose
Ai cingoli crudeli dei carrarmati sui fuochi della sera
I ragazzi che si abbracciano accenderanno le stelle
Sui rivoli d’ombra nella luce di mille galassie.