Appennino insieme, Comuni nel NOI, in Comunità montane più forti, aggregazioni di territori che lavorano insieme alle città. Questo il messaggio che Uncem lancia dall’Assemblea all’Aquila, venerdì mattina in Consiglio regionale, terza di un percorso iniziato a dicembre a Salerno e proseguito a Milano.
L’Appennino, con Uncem Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria, Molise, apre un percorso di sinergie tra montagne a aree urbane: un patto sancito da Uncem con il sindaco dell’Aquila e presidente Anci Abruzzo Pierluigi Biondi, con gli assessori regionali abruzzesi Emanuele Imprudente (vice presidente), Mario Quaglieri, Roberto Santangelo, con il sottosegretario Luigi D’Eramo, molti consiglieri regionali, tra cui Antonio Di Marco, Alessio Monaco, Carla Mannetti e Marilena Rossi con il senatore Guido Liris, il Commissario Guido Castelli.

È un patto necessario: Comuni insieme. L’Aquila apre la strada. “Non possono i grandi capoluoghi farcela da soli – evidenzia Marco Bussone, Presidente nazionale, che stringe un legame autentico e vincente per tutti con il primo cittadino dell’Aquila Biondi, alla guida di Anci Abruzzo – noi piccoli da soli siamo persi. Si agisce insieme anche verso l’Europa, puntando a una Agenda europea per i territori, per le aree rurali, montane e interne, che recuperi la Risoluzione varata dal Parlamento UE nel 2018. Una Agenda per l’Europa, che costruiamo con la Montagna francese, tedesca, spagnola. Anche il nuovo ddl Montagna italiano è viatico per questa iniziativa politica”.
“La montagna non è periferia, ma cuore pulsante della nostra identità e del nostro sviluppo – aggiunge Lorenzo Berardinetti, presidente Uncem Abruzzo – l’Appennino rilancia APE, Appennino Parco d’Europa, con gli Enti parco nazionali e regionali, con Legambiente e Symbola, con le imprese. Fa un’azione di coesione dalla Liguria alla Sicilia. Anche perché siamo vivi e non siamo mera destinazione turistica, villaggio vacanza. Siamo comunità. E condividiamo questo con le Alpi”.
“Le comunità montane non sono semplici scenografie per cartoline turistiche, ma luoghi di vita, storia, cultura e innovazione”, sottolinea il presidente Uncem Marche, Giuseppe Amici. “Costruiamo una rete istituzionale più forte. Diamo forza e corpo alle Comunità montane dove non ci sono e dove le unioni di Comuni sono troppo deboli. Abbiamo strumenti di legge nuovi, da varare, per rafforzare gli Enti”, insiste Luigi Fasciani, vicepresidente nazionale Uncem. “Lavoriamo insieme affinché l’Europa riconosca il valore strategico della montagna e investa nel suo sviluppo sostenibile”, chiarisce dal palco dell’Aquila la presidente Uncem Umbria, Agnese Benedetti. La “metromontagna” dell’Appennino è necessaria come sulle Alpi. Lo sanno bene il consigliere regionale Alberto Mazzoleni, presidente Uncem Lombardia, e Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte, presenti all’Aquila.